Innovazione, personalizzazione e sostenibilità sono le sfide del retail beauty

Innovazione, personalizzazione e sostenibilità sono le sfide del retail beauty

Dall’impatto dell’intelligenza artificiale sui modelli di business, all’innovazione di prodotto, fino all’ascesa del Direct To Consumer (DTC) e al ruolo cruciale della sostenibilità: sono queste le sfide per il retail della cosmetica secondo quanto è emerso dal Beauty Connect 2024 di Retail Hub, tech company verticale sull’innovazione nel retail,

Il settore beauty nel retail sta vivendo una trasformazione significativa, guidata da tendenze che rispecchiano le esigenze e le preferenze dei consumatori moderni. Queste tendenze delineano un panorama in continua evoluzione, dove l’innovazione, la personalizzazione e l’attenzione al benessere e alla sostenibilità sono al centro delle strategie dei marchi per soddisfare un consumatore sempre più esigente e informato.

Le dinamiche di consumo, le aspettative dei clienti e l’avanzamento tecnologico stanno trasformando il modo in cui i prodotti vengono sviluppati, distribuiti e venduti. Negli ultimi anni, il passaggio all’e-commerce ha ridisegnato le regole del gioco: l’integrazione dei canali online e offline, attraverso esperienze omnichannel, permette ai consumatori di vivere percorsi di acquisto fluidi e personalizzati. Gli investimenti maggiori: App mobile e realtà aumentata per provare virtualmente i prodotti ; piattaforme di intelligenza artificiale che analizzano dati sui clienti per fornire raccomandazioni personalizzate; sistemi di live shopping, in crescita grazie alla combinazione di social media e acquisti diretti.

Anna Chiavegato, key account manager di Scalapay, azienda che ha dato vita ad un metodo di pagamento innovativo, ha sottolineato che sempre più compratori tornano ad acquistare prodotti di aziende che danno la possibilità di effettuare pagamenti in maniera flessibile.

Il modello DTC sta riscrivendo le strategie dei brand di bellezza. Aziende come Veralab e Mulac Cosmetics hanno dimostrato come un contatto diretto con il cliente consenta non solo di ridurre i costi di distribuzione, ma anche di costruire una community solida e fedele, grazie all’uso strategico di social media e piattaforme digitali.

Fonte: Il Sole 24 Ore