Inps: 3,8 milioni di lavoratori stranieri nel 2023 e 319mila pensionati «esteri»
A tutto il 2023 sono 4.384.044 i cittadini stranieri, comunitari e non comunitari, con “posizioni” o prestazioni Inps. La fetta più cospicua, pari all’87,2%, è rappresentata da 3.820.718 lavoratori attivi. I pensionati sono 319.456 (7,3%), mentre i beneficiari di strumenti di sostegno al reddito, come la disoccupazione o la mobilità, sono 243.870 (5,6%). A evidenziarlo è la fotografia aggiornata allo scorso anno che è stata scattata dall’Osservatorio sugli stranieri dell’Istituto presieduto da Gabriele Fava, dal quale emerge che il 73,9% dei soggetti presenti nelle banche dati dell’ente , ovvero 3,2 milioni di persone, arriva da Paesi non comunitari, il 6,5% (circa 283mila) da Paesi comunitari dell’Ue15 e il 19,6% (circa 859mila) dai restanti Paesi dell’Unione europea.
Soprattutto romeni e albanesi con contributi o prestazioni Inps
L’analisi per Paese condotta dall’Inps evidenzia che i principali Paesi di provenienza degli stranieri sono: la Romania, con 706mila persone (16,1% del complesso degli stranieri rilevati dagli archivi dell’Istituto), l’Albania, con quasi 428mila soggetti (9,8%), Marocco (342mila, 7,8%), Cina (223mila, 5,1%) e Ucraina (217mila, 5,0%). A prevalere è la presenza maschile (56,7%) ma, segnala l’Inps, con forti differenze tra i Paesi con valori massimi, a partire da Pakistan (94,6%), Bangladesh (93,7%), Egitto (92,0%), Senegal (82,8%), India (78,0%) e Marocco (71,3%), e valori minimi, come Ucraina (20,8%), Moldova (33,3%), Perù (40,7%) e Filippine (42,5%).
Il 61,8% degli stranieri censiti da Inps lavora o risiede nel Nord Italia
Sul versante dell’età, i “non comunitari” sono generalmente più giovani: quasi la metà ha meno di 39 anni (45,6% contro il 31,3% dei comunitari); il 43,3% ha tra i 40 e i 59 anni (il 52,5% dei comunitari) e l’11,1% ha più di 60 anni (il 16,2% dei comunitari). Dalla rilevazione dell’Istituto emerge che il 61,8% degli stranieri censiti negli archivi dell’Inps nel 2023 risiede o lavora in Italia settentrionale, il 23,3% nelle regioni centrali e il 14,9% nel Mezzogiorno (Italia meridionale e Isole). Rispetto alla popolazione residente, al Nord l’incidenza degli stranieri è di 9,9 su 100 residenti, al Centro 8,7 e al Sud e Isole 3,3. Incidenza che a livello nazionale si attesta a 7,4 stranieri per 100 residenti.
Sono 3,3 milioni i lavoratori dipendenti stranieri nel settore privato
Il monitoraggio mette in evidenza che gli stranieri che lavorano (3,8 milioni) sono in maggioranza lavoratori dipendenti del settore privato: 3,3 milioni, di cui il 57,5% maschi, con una retribuzione media annua di circa 16mila euro. Di questi 2,6 milioni operano in settori diversi dall’agricoltura (64,5% maschi) e hanno una retribuzione media annua di circa 18mila euro; circa 293 mila lavorano nel settore agricolo (74% maschi) con uno stipendio medio di circa 9.500 euro. Attorno ai 492mila sono lavoratori domestici (11% maschi) con una retribuzione media di circa 9.300 euro.
Fonte: Il Sole 24 Ore