Insider trading, 26 casi in Usa fanno incassare alla Sec 67 milioni da inizio anno

La sanzione risultante ammonta a 39,5 milioni di dollari, ovvero più della metà di tutti i rimborsi, sanzioni ingiuntive, interessi e altri pagamenti che la Sec ha impostoquest’anno.

Il caso è ritenuto emblematico dagli analisti non solo per le dimensioni della sanzione, ma anche per i tempi particolarmente lunghi del procedimento. La sentenza contro l’altro imputato, Benjamin Bin Chow, accusato di aver fornito a Yin informazioni riservate, è stata emessa il 25 agosto 2022, circa due anni prima di quella che ha condannato Yin.

Più in generale la maggior parte dei casi di quest’anno è stata risolta con l’imputato che ha accettato di pagare sanzioni anche ingenti, senza però confermare o negare le accuse dell’ente di controllo.

Il caso Coinbase

I primi tre trimestri del 2024 hanno anche caratterizzato un mix di casi di alto profilo e meno pubblicizzati. L’11 marzo, la Sec ha risolto il procedimento contro Ishan Wahi, un ex product manager di Coinbase, società quotata al Nasdaq. Per la precisione l’authority ha rivelato di aver ottenuto la sentenza definitiva contro uno degli amici di Wahi, Sameer Ramani. Quest’ultimo è stato accusato di aver utilizzato informazioni riservate su future quotazioni di Coinbase per prendere decisioni sulle sue negoziazioni in criptovaluta ed è stato condannato a pagare 817.602 di dollari di restituzione e una sanzione civile di 1,6 milioni. La Sec ha anche evidenziato che le azioni di Wahi andavano esplicitamente contro le istruzioni di Coinbase di non utilizzare la sua conoscenza preventiva delle quotazioni e delle cancellazioni per non incorrere nel reato di insider trading.

La potenziale redditività dell’insider trading illegale

Allo stesso tempo, casi meno importanti svelati nel 2024 dimostrano quanto vantaggio sul mercato azionario si possa ottenere utilizzando illegalmente informazioni privilegiate determinanti. Il 7 giugno 2022, il consulente finanziario Federico Nannini avrebbe utilizzato informazioni sull’acquisizione di Infrastructure and Energy Alternatives da parte di MasTec, allora in fase di stallo, per trarre profitto per se stesso, suo padre e diversi amici accumulando profitti illeciti superiori a 1,1 milioni di dollari. Alcuni messaggi ottenuti dalla Sec sono stati alla base delle accuse, perché contenevano dettagli del piano che prevedeva molteplici operazioni guidate da una serie di aggiornamenti interni sui progressi dell’acquisizione forniti da Federico Nannini. Si prevede ora che la Sec chieda sanzioni tra 2 e 4 milioni di dollari alle quattro persone coinvolte.

Fonte: Il Sole 24 Ore