Intelligenza artificiale, il supercomputer Fastweb al via a luglio

Intelligenza artificiale, il supercomputer Fastweb al via a luglio

Un modello di intelligenza artificiale made in Fastweb, costruito in casa, con la massima attenzione alle questioni, centrali, di dati e copyright. «Siamo gli unici che vogliamo dire in tutta trasparenza come stiamo allenando i nostri modelli. Ad oggi abbiamo già 1.500 miliardi di token di contenuti validi: tutti in italiano e frutto di accordi. Abbiamo un’intesa con Bignami Edizioni, che è un editore piccolo, ma di alta qualità. Abbiamo le Gazzette ufficiali, che sono documenti pubblici. Abbiamo utilizzato il Common Crawl, quindi i dati del web ripuliti da noi stessi. Anche questi copyright proof. E abbiamo tutti i dati legati alla nostra scuola digitale, la Fastweb Digital Academy, che in questi anni ha prodotto numerosi contenuti di qualità».

Walter Renna, amministratore delegato di Fastweb, si rifà ai numeri per fotografare il tratto distintivo del lavoro che la compagnia telefonica controllata da Swisscom sta facendo sul versante della Ai. Parlare di 1.500 miliardi di token equivale a dire di «11 milioni di libri» di contenuti per i quali sono stati corrisposti i diritti di copyright e utilizzabili nelle soluzioni di intelligenza artificiale. È su queste che Fastweb ha deciso di scommettere con determinazione. «Segnalo due dati. Innanzitutto – sottolinea Renna – il mercato dell’intelligenza artificiale in Italia, che nel 2023 valeva mezzo miliardo, tra cinque anni arriverà a valere circa 2 miliardi. Il secondo punto è che la nostra strategia Ai fa parte del nostro ecosistema di soluzioni. L’intelligenza artificiale per funzionare ha bisogno di cloud, di cybersecurity e di connettività performante. Quindi è una proposizione che si lega a tutti i nostri servizi e poi va in un mercato, quello business, che cresce, soprattutto su questi servizi addizionali che ci sono e che vengono in qualche modo sviluppati sopra lo strato di telecomunicazione».

Il progetto – di cui Renna ha parlato domenica 26 maggio 2024 al Festival dell’Economia di Trento all’interno del panel “I super calcolatori che stanno cambiando la nostra vita”, a Palazzo Geremia – entra ora nella fase operativa.

Il supercomputer che Fastweb ha acquistato alla fine dello scorso anno da Nvidia «sarà inaugurato a inizio luglio e sarà installato in un datacenter della Lombardia» e «collegato con i nostri datacenter nazionali. Noi abbiamo quattro data center nazionali di ultima generazione. Perché è importante? Perché questo garantisce resilienza alla soluzione e ovviamente sarà protetto da tutte le nostre strutture di cybersecurity e sarà collegato alla nostra rete super performante».

Dal punto di vista pratico e operativo questo comporterà che «finalmente potremo cominciare a sviluppare soluzioni e a commercializzare le soluzioni di intelligenza artificiale. Finalmente potremo partire lavorando con le aziende e le pubbliche amministrazioni per sviluppare le applicazioni verticali». Un filone di attività che, come detto, si propone di supportare un mondo telco che sta pagando la crisi dell’attività tradizionale e mostra sempre di più la corda. «Il mercato delle Tlc vale circa 18 miliardi in Italia. Sopra ci sono 80 miliardi di servizi che vanno dal cloud, all’It, all’entertainment. Crescere, e andare a prendersi una quota di mercato fuori da quello delle telecomunicazioni, è una grande opportunità che va colta».

Fonte: Il Sole 24 Ore