
Invecchiare è un piacere se lo si fa con filosofia
La strada per ottenere questo equilibrio passa per una sana e preziosa, condivisione con i più giovani, di tesori custoditi con cura, siano essi vecchi oggetti o citazioni di intellettuali e serie tv, testi di canzoni, passi di poesia.
La nipotina Agata
Il giornalista e scrittore, acuto osservatore dell’umanità, utilizza il rapporto con la nipotina Agata e lo scambio famigliare, il proprio attaccamento ad oggetti delle diverse stagioni della sua vita, per riflettere su grandi temi come la solitudine, la cura delle parole, il fallimento, la pazienza e l’importanza di continuare a interrogarsi.
La carriera vissuta per lungo tempo anche all’estero consegna a Severgnini l’autorevolezza per confrontare umanità di paesi diversi, costumi, culture, epoche, momenti storici di impatto internazionale che tutti ricordano come spartiacque tra giovinezza e maturità. Dalla filosofia classica agli insegnamenti dell’induismo a scrittori come Julian Barnes e Yuaval Harari ai detti come l’anglosassone don’t become an old bore, lo scrittore dipinge una vecchiaia tutt’altro che noiosa, densa e ricca di nuove e vecchie scoperte.
Socrate, Agata e il futuro. L’arte di invecchiare con filosofia è un libro solo apparentemente disimpegnato attraverso il quale ci si ritrova a pensare, sottolineare e partecipare con entusiasmo. Ci si ritrova immersi nelle stesse riflessioni, condividendo l’esperienza di momenti che accomunano gli adulti del secondo decennio del ventunesimo secolo.
Fonte: Il Sole 24 Ore