Investimenti globali: brand, design, dati e software corrono più dei macchinari
Gli investimenti intangibili – come brand, design, dati e software – accelerano a livello globale e corrono più di quelli in beni materiali. Lo rileva il rapporto “World Intangible Investment Highlights” realizzato dalla Luiss Business School in collaborazione con il World Intellectual Property Organization (Wipo, agenzia dell’Onu), che mostra una rapida espansione degli investimenti in beni intangibili a livello globale. Dal 2008 il loro tasso di crescita è cresciuto tre volte più velocemente rispetto a quelli in beni materiali come macchinari e attrezzature. Svezia, Stati Uniti e Francia sono sul podio della classifica dei maggiori investitori (quota sul Pil), ma il primato per la crescita più rapida va all’India, con una forte accelerazione tra 2011 e 2020. Software, dati e marchi sono i beni immateriali in più rapida crescita.
L’accelerazione a livello globale
Nonostante le sconvolgenti crisi globali e l’aumento recente dei tassi d’interesse – rileva il rapporto – l’investimento aggregato in asset intangibili ha raggiunto i 6,9 migliaia di miliardi di dollari nel 2023, più del doppio rispetto ai 2,9 del 1995. Dal 2008, il tasso di crescita degli investimenti intangibili è triplicato rispetto a quello degli investimenti in beni tangibili, pari a 4,7 migliaia di miliardi di dollari nel 2023, mostrando così una forte resilienza rispetto alle crisi economiche. I livelli di investimento in intangibili hanno mostrato una maggiore resilienza rispetto agli investimenti tangibili durante le recenti crisi economiche, nonostante i tassi d’interesse più elevati abbiano ostacolato altri flussi di investimento.
Economie sviluppate e Paesi emergenti
Gli investimenti in beni intangibili rappresentano una quota crescente del prodotto interno lordo (PIL) sia nelle economie ad alto reddito che in quelle emergenti, come l’India. Svezia, Stati Uniti e Francia in testa: Svezia, Stati Uniti e Francia registrano la quota più elevata di investimenti rispetto al Pil. Negli Stati Uniti, ad esempio, nel 2023 la quota di investimenti in beni immateriali è due volte quella in beni materiali. Alta crescita nelle economie emergenti: l’India ha mostrato la crescita più rapida negli investimenti intangibili dal 2011 al 2020 (ultimi dati disponibili), superando i tassi di crescita di molte economie ad alto reddito e uguagliando i tassi di investimento rispetto al Pil di Germania e Giappone.
Investire è essenziale per competere
«Nel mondo produttivo odierno, investire in asset intangibili è diventato essenziale per affrontare la trasformazione digitale, adattarsi rapidamente alle nuove sfide globali e continuare ad essere competitivi», afferma Cecilia Jona-Lasinio, Professoressa Ordinaria di Economia Applicata alla Luiss Business School e co-autrice del rapporto, «Ecco perché i dati e le analisi prodotte da Global-INTAN Invest, il database che fornisce le stime più recenti sul valore degli investimenti intangibili, sono uno strumento fondamentale per una pianificazione strategica più efficace e per una politica economica più consapevole».
Collaborazione Luiss-Wipo (Onu)
«Come Istituzione dell’Alta Formazione, strettamente legata al tessuto imprenditoriale, abbiamo il dovere di avvicinare la ricerca accademica alle esigenze di imprese e istituzioni, fornendo a manager e responsabili di policy evidenze utili a comprendere le dinamiche economiche e settoriali e a migliorare le politiche a favore della crescita. La partnership cui abbiamo dato vita vede la Luiss Business School a fianco a Wipo e ad altre prestigiose organizzazioni internazionali per contribuire concretamente con la propria expertise su temi di rilevanza globale», sottolinea Raffale Oriani, Dean della Luiss Business School.
Fonte: Il Sole 24 Ore