Invitalia: il contrasto alla violenza passa anche dall’imprenditorialità femminile e dall’autonomia economica

Invitalia: il contrasto alla violenza passa anche dall’imprenditorialità femminile e dall’autonomia economica

L’imprenditorialità femminile e l’autonomia economica come contrasto alla violenza di genere. Fondamentale, infatti, favorire il lavoro delle donne, la parità salariale, la rappresentanza femminile nelle catene alte del valore, la presenza delle donne negli ambiti Stem e, soprattutto, lo sviluppo dell’imprenditorialità femminile, individuato anche come strumento importante di creazione di valore per la persona, autonomia e indipendenza economica. Solo nel 2023 Invitalia ha sostenuto 4.200 nuove imprese, di cui circa il 40% formate da imprenditrici.

Le borse di studio in memoria di Giulia Cecchettin

Tra le iniziative realizzate, 10 premi di laurea e cinque borse di studio in memoria di Giulia Cecchettin, per le studentesse di ingegneria biomedica dell’Università di Padova. Un’iniziativa per sostenere le giovani donne nella scelta di corsi di studio nelle materie scientifiche e tecnologiche, per aumentare la loro partecipazione al mondo del lavoro in questi ambiti e ridurre il gap in termini di retribuzione e di carriera. Il 24 e 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, Invitalia si è tinta di arancione, illuminando la facciata della sede di Via Calabria a Roma, con il colore simbolo del contrasto alla violenza di genere.

Il programma sull’imprenditorialità femminile

In particolare, attraverso il programma “Imprenditoria Femminile”, promosso dal Mimit e gestito da Invitalia, l’Agenzia contribuisce a diffondere la cultura di impresa, rafforzare le capacità e la presenza delle donne nei settori più innovativi. Tra le attività legate al Programma “Imprenditoria Femminile”:

– il progetto Cod(H)er, in partnership con Generation Italy, che punta a formare e accompagnare al lavoro 50 giovani donne, Neet, disoccupate o inoccupate tra i 18 e i 29 anni, nelle regioni del Mezzogiorno, preparandole per le professioni digitali e tecnologiche più richieste dalle imprese. Attraverso corsi di formazione online, il progetto offre l’opportunità alle partecipanti di avviare la propria carriera professionale nel settore digitale in qualità di Data Engineer e Java Developer;

– il percorso di accelerazione Life, in partnership con la Fondazione Emblema, dedicato alle startup innovative che sviluppano o vogliono sviluppare soluzioni ad alto contenuto tecnologico, con una compagine composta almeno per il 50% da donne di qualunque età e nazionalità;

Fonte: Il Sole 24 Ore