Irpef, web tax e rottamazione quinquies: è valanga di emendamenti sulla manovra
E’ valanga di emendamenti alla manovra. Dalla modifica della web tax allo stop alla tassazione sulle criptovalute, dalla nuova rottamazione fino all’aumento delle risorse alla sanità, sono nero su bianco le proposte con cui maggioranza e opposizione proveranno a modificare la legge di bilancio. E mentre i giochi entrano nel vivo alla Camera, al Senato la battaglia politica si gioca sul decreto legge Fisco, che ha sul tavolo altri cavalli di battaglia dei partiti, come il canone Rai o lo scudo penale.
Oltre 4mila gli emendamenti presentati alla Camera
Gli emendamenti depositati alla commissione Bilancio di Montecitorio entro la scadenza fissata per l’11 novembre sono 4.562, molti più dei circa 3mila dello scorso anno, quando però alla maggioranza era stato imposto il divieto a presentare proposte di modifica. Il grosso delle proposte arriva dalle opposizioni: il più prolifico è il M5s con oltre 1.200 emendamenti, seguito da Pd (992) e Avs (352). Circa 1.200 emendamenti sono del centrodestra, con FI e Lega a fare la parte del leone (501 degli azzurri e 428 del Carriccio ); segue FdI (190) e Noi Moderati (142).
La Lega punta su nuova rottamazione e mini-aumento dell’aliquota per le criptovalute
Nel pacchetto di emendamenti della Lega spicca una nuova rottamazione, la quinquies, per le cartelle dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2023. Proposta che va ad aggiungersi al tentativo analogo presentato da Forza Italia nel decreto Fisco. Un doppio canale che aumenta le chance perché la misura alla fine veda la luce. Il partito guidato da Matteo Salvini chiede anche di intervenire sul tetto al bonus mobili (innalzando per il 2025 da 5mila a 8mila euro il limite di spesa), di allargare il bonus mamme alle lavoratrici domestiche senza dimenticare il tema delle pensioni e della flessibilità in uscita. Ed è anche pressing sulla tassazione delle criptovalute: l’obiettivo principale sarebbe quello di cancellare l’incremento al 42% dell’aliquota previsto in manovra. In alternativa, la proposta di mediazione è per un un mini-aumento, arrivando dall’attuale 26% al 28%.
Forza Italia: seconda aliquota Irpef dal 35 al 33%
Riduzione della seconda aliquota Irpef dal 35 al 33% ed estensione di questa ai redditi fino a 60 mila euro, anziché a 50 mila come è ora, soppressione della norma che impone un rappresentante del Mef nei collegi di revisione dei soggetti che ottengono contributi dallo Stato. Sono alcuni degli emendamenti presentati da Forza Italia alla manovra in commissione Bilancio alla Camera. Gli azzurri hanno presentato anche un corposo pacchetto di emendamenti sull’editoria, che contiene anche l’esenzione dalla web tax per RAI, Mediaset, Sky e altri operatori del settore nonché per le testate giornalistiche online. Forse un’implicita risposta al pressing che la Lega sta portando avanti per confermare anche nel 2025 il taglio del canone della televisione pubblica, su cui gli azzurri hanno già alzato un muro. Proposta, quella leghista, che ha superato intanto il vaglio delle ammissibilità.
FdI: 500 euro ai figli under14 per i corsi extra scuola
Tra gli emendamenti depositati da FdI uno prevede un contributo di 500 euro l’anno per ciascuno figlio a carico fino a 14 anni per il rimborso delle spese per servizi extrascolastici di sostegno all’apprendimento o corsi di lingua, percorsi didattici culturali o turistici o di educazione musicale o sport. Nessuna soglia di reddito viene applicata a chi è inserito in percorsi di protezione per l’uscita da situazioni di violenza. Per il bonus viene istituito il “Fondo Dote Famiglia” alla presidenza del Consiglio dei ministri con 30 milioni. Le risorse sono attinte dal Fondo per le esigenze di spesa indifferibili.
Fonte: Il Sole 24 Ore