
Isee senza Btp, al via ad aprile: si attende la nuova Dsu
Si partirà ad aprile con il nuovo Isee senza Btp. L’esclusione dall’indicatore della situazione economica equivalente degli importi detenuti dalle famiglie in titoli di Stato, buoni fruttiferi postali (inclusi quelli trasferiti allo Stato) e libretti di risparmio postale, fino a un valore massimo di 50mila euro, sarà possibile a partire dal prossimo mese: prima sarà necessario approvare con decreto direttorio del ministero del Lavoro il nuovo modello della Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) e delle relative istruzioni per la compilazione. In seguito andrà aggiornata anche la piattaforma Inps per l’invio del modello precompilato e, infine, le software house che lavorano in cooperazione con l’istituto dovranno adeguare gli applicativi utilizzati dai Caf.
A precisarlo è stata una nota diffusa ieri dal ministero del Lavoro, proprio nel giorno dell’entrata entrata in vigore del Dpcm di riforma dell’Isee pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 19 febbraio scorso, attuativo della novità normativa prevista della legge di Bilancio 2023 (articolo 1, commi 183-185, legge 213/2023).
Il nuovo modello di Dsu
Come già anticipato dal Sole 24 Ore, il ministero e l’Inps, in accordo con la Consulta nazionale dei Caf, chiariscono che il nuovo modello tipo della Dsu «sarà disponibile da aprile e, comunque, entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del Dpcm», come previsto dalle disposizioni transitorie dello stesso provvedimento. Nella giornata di ieri si è tenuto anche il primo tavolo di confronto tra i tecnici di ministero, Inps e Consulta dei Caf: gli operatori hanno condiviso le priorità e si sono già dati appuntamento per la prossima settimana. «L’obiettivo è licenziare quanto prima il decreto ministeriale con il nuovo modello, per poterci confrontare per tempo su eventuali criticità», afferma Giovanni Angileri, coordinatore della Consulta dei Caf. «Abbiamo chiesto al ministero – aggiunge – di essere molto chiari nella modulistica».
In caso di più detentori, ad esempio, all’interno del nucleo familiare, bisognerà capire se la soglia dei 50mila euro andrà applicata sull’importo complessivamente posseduto (quindi sulla somma) oppure – a scelta – sugli importi singolarmente posseduti dai diversi componenti. «Sono tutti aspetti che andranno chiariti per tempo – conclude Angileri – anche perché ad aprile i nostri uffici saranno già alle prese con l’inizio della campagna fiscale dei 730 del 2025».
Gratuità dell’aggiornamento
C’è stata, inoltre, un’apertura da parte dell’Inps sul tema della gratuità della seconda pratica di aggiornamento degli Isee già elaborati: su un totale di circa 7 milioni di attestazioni Isee già rilasciate nel 2025, si stima che circa il 40% contengano importi interessati dall’aggiornamento, per un totale di circa 3 milioni di Isee da ricalcolare. Dal 1° ottobre 2023 le Dsu successive alla prima inviate dal medesimo nucleo familiare non sono più gratuite, ma l’Inps si è impegnato a chiedere nuove risorse per alimentare il fondo che “copre” le attività dei Caf, essendo tale “ricalcolo” previsto da una norma di legge attuata solo oggi. Nel frattempo le attestazioni Isee già presentate nell’anno in corso resteranno valide fino alla naturale scadenza ai fini dell’accesso alle prestazioni sociali agevolate.
Fonte: Il Sole 24 Ore