Ismea: costi agricoli e inflazione in crescita, ma l’indice di fiducia torna positivo
Aumenta il grado di fiducia tra gli agricoltori ed è iIn miglioramento rispetto allo scorso anno anche i giudizi delle industrie, grazie al buon andamento dell’export. Questo nonostante l’avanzare dell’inflazione e l’innalzarsi degli indici dei costi agricoli. È il quadro tracciato da Ismea nel Rapporto Agrimercati.
«La congiuntura del settore agroalimentare nel terzo trimestre e quarto trimestre dell’anno – nota Ismea – appaiono fortemente condizionate dal perdurare della fiammata dei prezzi delle materie prime, che rischia globalmente di frenare la ripresa economica fino a questo momento molto più rapida e consistente del previsto».
Sotto la spinta dell’aumento del prezzo petrolio, praticamente raddoppiato nell’arco di un anno e dei rincari record dei prodotti energetici e delle altre materie prime, «i mercati agricoli internazionali stanno reagendo con forti tensioni al rialzo (+31% a ottobre il Food price index della Fao su base annua, trainato da oli vegetali, cereali e zucchero)».A
Secondo l’indice elaborato da Ismea, «l’incremento dei listini agricoli registrato nel terzo trimestre è stato del 14,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, sintesi dell’aumento di quasi il 20% dei prodotti vegetali e del 10% di quelli zootecnici».
Nello stesso periodo è stato rilevato un aumento dei prodotti energetici (+24,4%), dei mangimi (+8,4%) dei ristalli (+7,3%) e dei concimi (+10,8%).
Nel terzo trimestre, inoltre, il valore aggiunto del settore primario ha subito un lieve arretramento su base annua (-1%), mentre il numero di occupati è rimasto per lo più stabile sul livello dell’analogo periodo del 2020 (+0,3%), a fronte di un lieve calo delle ore lavorate (-0,5%).
Fonte: Il Sole 24 Ore