Israele-Hamas: stallo sulla seconda fase della tregua

Israele-Hamas: stallo sulla seconda fase della tregua

Hamas ha affermato in una nota che i colloqui con Israele sulla seconda fase dell’accordo di cessate il fuoco di Gaza non sono ancora iniziati. Il portavoce del gruppo palestinese Abdul Latif al-Qanou ha anche accusato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu di aver deliberatamente “bloccato l’attuazione della seconda fase dell’accordo di cessate il fuoco”. Al-Qanou ha sottolineato che il movimento attende ancora che Israele implementi tutte le disposizioni del “protocollo umanitario” relativo al cessate il fuoco, ribadendo tuttavia la disponibilità del gruppo a eseguire pienamente l’accordo in tutte le sue fasi. Lo riporta Al Jazeera.

C’è tensione alle stelle per la mancata consegna del corpo di Shiri Bibas, la mamma dei due fratellini uccisi da Hamas. Un alto funzionario statunitense ha lanciato un duro avvertimento a Hamas dopo che l’esercito israeliano ha dichiarato che il gruppo palestinese ha rilasciato un corpo “anonimo”, al posto di quello di Shiri Bibas. Parlando alla Cnn, Adam Boehler, inviato degli Stati Uniti per gli ostaggi, ha definito “orribile” la decisione di Hamas di rilasciare il corpo sbagliato e una “chiara violazione” del cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. “Se fossi in loro, rilascerei tutti o andranno incontro all’annientamento totale”, ha aggiunto.

Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha denunciato l’“indicibile cinismo” di Hamas dopo che le autorità forensi israeliane hanno stabilito che il corpo consegnato ieri, che secondo il movimento integralista islamico palestinese apparteneva a Shiri Bibas, non è il suo.

“La crudeltà dei mostri di Hamas non conosce limiti”, ha dichiarato Netanyahu in una dichiarazione video. “Non solo hanno rapito il padre, Yarden Bibas, la giovane madre, Shiri, e i loro due piccoli bambini. Ma in modo indicibilmente cinico, non hanno restituito Shiri insieme ai suoi figli piccoli, gli angioletti, e hanno messo il corpo di una donna di Gaza nella bara”.

Yarden Bibas è stato liberato all’inizio del mese. Ariel e Kfir Bibas, i più giovani ostaggi di Hamas, sono stati ’’brutalmente assassinati’’ circa ’’un mese dopo essere stati rapiti’’ dal kibbutz di Nir Oz insieme alla madre Shiri, il 7 ottobre del 2023. Lo affermano l’Istituto forense israeliano e le informazioni di intelligence ottenute da Israele. Il corpo della donna restituito ieri da Hamas non è, secondo l’esame del Dna, quello della donna rapita insieme ai figli. I due bambini, nove mesi e quattro anni al momento del rapimento, secondo gli israeliani sarebbero quindi stati ’’brutalmente uccisi dai terroristi durante la prigionia’’ e non sarebbero morti in un raid aereo israeliano come avevano invece sostenuto i miliziani di Hamas. Secondo la valutazione di funzionari e “sulla base delle informazioni di intelligence a nostra disposizione e dei risultati forensi del processo di identificazione, Ariel e Kfir Bibas sono stati brutalmente assassinati da terroristi mentre erano prigionieri nel novembre 2023”

Fonte: Il Sole 24 Ore