Istat: nel 2024 aumentano le vittime della strada (+4%) Auto record in Italia, 694 ogni mille abitanti, nella Ue sono 571
Aumentano gli incidenti stradali nel primo semestre 2024 (+0,9 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso) con un incremento inaspettato per le vittime della strada che crescono del 4%: 1429 morti contro i 1374 del primo semestre 2023. Paragonati al periodo prepandemia gli incidenti diminuiscono (-4,3% rispetto al 2019) che scendono a -6,8 per cento. Sono solo alcuni dei dati messi in fila da Istat nel corso del convegno “Gli incidenti stradali: dati e misure di policy. Un quadro territoriale”. L’aumento stimato da Istat per il 2024 in via preliminare va in controtendenza rispetto all’Europa: l’incremento registrato nel primo semestre del 2024 allontana infatti l’Italia dagli obiettivi europei al 2030 quando la riduzione del fenomeno dovrebbe attestarsi a 767 vittime. L’analisi evidenzia che i primi dati 2024 se paragonati allo stesso periodo del 2023 registrano una diminuzione delle vittime sulle autostrade (-13,9%) mentre aumentano sulle strade urbane (+7,9%) e su quelle extraurbane (+1%). Per quanto riguarda il 2023 invece sono stati 3.039 i morti sulle strade (-3,8% rispetto al 2022), 224.634 i feriti (+0,5%) e 166.525 gli incidenti stradali (+0,4 per cento). La prima circostanza a provocare i sinistri sulle nostre strade è la distrazione con il 15,1% dei casi, seguita dal mancato rispetto della precedenza per il 12,9% dei casi e la velocità troppo elevate per l’8,4%.
“In Italia negli ultimi anni la sicurezza stradale ha sì registrato progressi, ma c’é ancora molto da fare – ha detto Francesco Maria Chelli, presidente Istat – se infatti nel lungo periodo si nota una tendenza al calo degli incidenti e delle vittime, i dati pubblicati un mese fa e riferiti al primo semestre 2024 segnalano un nuovo per quanto modesto incremento: gli incidenti sono saliti dello 0,9% e le vittime del 4%, se poi consideriamo le strade urbane, le vittime sono cresciute addirittura dell’8% rispetto allo stesso periodo del 2023. La città, col traffico congestionato e incontrollato e la scarsa manutenzione del manto stradale accrescono i rischi per ciclisti e pedoni. Le Regioni stanno sperimentando soluzioni innovative, ma hanno bisogno di supporto per rendere significativo il loro impatto sulla qualità della sicurezza stradale. La formazione è l’unica, vera risposta di lungo termine ai problemi: formare, partendo dai giovani”.
Istat ha anche pubblicato un’analisi sulla sostenibilità ambientale in cui evidenzia il record italiano di diffusione delle auto in tutta Europa. Si tratta di 694 autovetture per 1.000 abitanti (571 la media Ue). Il tasso continua a crescere in media, dell’1,3% l’anno dal 2018, molto più che nelle altre maggiori economie dell’Unione (Germania +0,7%, Spagna +0,4%, Francia +0,3%), spiega Istat. Aumentano ovviamente anche i tassi di motorizzazione per il secondo anno consecutivo, in tutti i capoluoghi metropolitani. Fra le grandi città superano la media nazionale Catania (815 autovetture/1.000 ab.), Reggio di Calabria e Cagliari (oltre 700).
Fonte: Il Sole 24 Ore