Istat, produzione +3,2% a gennaio, -0,6 annuo: giù da 24 mesi. Crolla l’auto

Istat, produzione +3,2% a gennaio, -0,6 annuo: giù da 24 mesi. Crolla l’auto

A sostenere l’indice globale della produzione è però in particolare l’area della farmaceutica, che piazza uno scatto di oltre il 21%. In ripresa anche l’area dei macchinari, che vede una crescita del 2,6% dopo un anno complicato.

L’attesa per Transizione 5.0

Nel corso del 2024 questo settore ha pagato infatti la lunga attesa per la concretizzazione delle misure di Transizione 5.0, crediti di imposta sulla carta più favorevoli rispetto alla normative precedente che tuttavia sono stati resi disponibili solo a partire dalla fine dell’estate dello scorso anno.

Con effetti evidenti di rallentamento dei progetti; nelle stime di Federmacchine il mercato interno dell’impiantistica lo scorso anno ha ceduto oltre il 17%, un calo di cinque miliardi di euro. Cifra non dissimile da quella stimata dall’Istat, che in valori correnti vede nell’anno una riduzione vicina ai 4 miliardi per impianti e macchinari (+armamenti, non separabili), esito di quattro trimestri consecutivi in calo tendenziale.

Qualche segnale di risveglio ora è visibile, con il portale Gse a segnalare crediti di imposta prenotati a ritmi superiori rispetto al passato, grazie alle modifiche inserite nella legge di bilancio e anche ai nuovi chiarimenti pubblicati dal Mimit attraverso le ultime Faq: se a metà gennaio le risorse prenotate erano pari a 280 milioni, a due mesi di distanza siamo a livelli quasi doppi, a 513 milioni di euro. Si tratta comunque ancora di meno del 10% rispetto al 6,24 miliardi a disposizioni, da utilizzare entro la fine dell’anno.

Motivo che ha spinto il Governo a rivedere la dote della misura, dirottando in sede di riprogrammazione metà delle risorse su altri capitoli dedicati alle imprese, come confermato al Sole 24 Ore (si veda l’edizione dell’8 marzo) dal Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr Tommaso Foti.

Fonte: Il Sole 24 Ore