IT Wallet, per la patente sul telefonino la sperimentazione si allarga a 250mila persone: ecco le prossime tappe

Dopo i 50mila cittadini coinvolti nella sperimentazione dal 23 ottobre, scatta oggi la seconda tappa nel processo verso l’adozione nel 2025 dell’IT Wallet, il Sistema di portafoglio digitale italiano che andrà a regime il prossimo anno. La platea degli italiani abilitati al nuovo portafoglio digitale passa ora a 250.000 cittadini; il 20 novembre scatterà la terza fase (abilitazione ai test a un milione di italiani) e il 4 dicembre sarà rilasciata la versione definitiva a tutti, con tutte le funzionalità, per tutti gli utenti che vorranno usarla. Entro il 2025 sarà completata la transizione da Spid e Cie a It Wallet, che diventerà l’unica identità digitale nazionale per tutti i cittadini. Entro il 2026 sarà integrato al portafoglio digitale europeo o EUDI Wallet, che permetterà di usare It Wallet anche negli altri paesi dell’Unione Europea.

I tre documenti nel portafoglio digitale

Da oggi si allarga dunque la platea. Con il portafoglio digitale, in pratica sarà possibile avere a disposizione direttamente sullo smartphone tutta una serie di documenti: le versioni digitali della tessera sanitaria, della patente di guida e della Carta europea della disabilità. I tre documenti digitali potranno essere utilizzati in sostituzione dei corrispettivi documenti fisici e nello specifico, in questa prima fase, solo per contesti di verifica dal vivo. In particolare, la patente di guida potrà essere utilizzata solo in Italia per dimostrare di essere abilitato alla guida in caso di controlli delle forze dell’ordine; la tessera sanitaria – tessera europea di assicurazione malattia permetterà di accedere alle prestazioni fornite dal Servizio sanitario nazionale; la Carta europea della disabilità avrà i medesimi usi già previsti con la versione del documento fisico.

La sperimentazione

La funzionalità Documenti su IO è stata sperimentata nei mesi scorsi da un gruppo tecnico di valutazione, composto da addetti ai lavori e che ne ha valutato l’efficacia generale. A partire dal 23 ottobre è stata progressivamente estesa ai cittadini italiani l’opportunità di avere accesso ai documenti, conferendo così piena validità legale alle versioni digitali dei documenti.

Che cosa succede nel 2025

Solo dal prossimo anno (con un calendario ancora in definizione) ci sarà il salto verso il vero e proprio «sistema di portafoglio digitale italiano IT Wallet», composto dal wallet pubblico per l’accesso ai servizi digitali della Pubblica amministrazione e a tutti i documenti “verificabili” (al passaporto, alla tessera sanitaria e alla Carta della disabilità dovrebbero aggiungersi la tessera elettorale e più avanti altri documenti come i titoli di studio), e da una serie di wallet resi disponibili da provider privati (pensiamo alle banche), probabilmente sulla base di un accreditamento obbligatorio da parte dell’Agenzia per l’Italia digitale (Agid). Nel 2025, per tutti dovrebbe dunque essere disponibile anche l’uso online dei documenti caricati. L’accesso sarà vincolato all’utilizzo della carta d’identità elettronica (Cie) per la maggior parte dei servizi, quelli che richiedono un maggior livello di sicurezza, e dello Spid (oltre alla stessa Cie) per quelli con un livello di criticità più basso.

Fonte: Il Sole 24 Ore