Ita Airways, Mef e Lufthansa al lavoro per inviare i contratti con i competitor a Bruxelles

Dopo il weekend, i team del Mef, Ita Airways e Lufthansa sono al lavoro sul dossier da inviare a Bruxelles. Insieme ai cosiddetti remedies – i contratti con tre compagnie competitor alle quali affidare 13 rotte contro il rischio di posizioni di monopolio -, oggetto del confronto è l’accordo commerciale tra Ita e Lufthansa, e la richiesta dei tedeschi di rivedere al ribasso l’investimento da complessivi 829 milioni di euro in applicazione di una clausola contrattuale.

La scadenza dell’11 novembre

La scadenza per l’invio dei remedies a Bruxelles è fissata alle 23:59 di oggi 11 novembre, ma dalla Commissione europea è trapelata la disponibilità a concedere una certa flessibilità sui termini. Il problema è che ogni giorno in più di ritardo nell’invio dei contratti rischia di allungare i tempi del closing, visto che occorrerà attendere il verdetto della Commissione europea; è questa la condizione posta da Bruxelles per concedere il via libera all’ingresso di Lufthansa con il 41% in Ita Airways.
La firma ai contratti è stata apposta da Ita e Lufthansa alla scadenza del 4 novembre, mentre il Mef ha deciso di non firmare in attesa di un chiarimento con i tedeschi sul valore dell’investimento e sull’interpretazione delle clausole contrattuali: si è ipotizzato anche il ricorso ad un arbitrato.

Le contestazioni dei tedeschi

Secondo fonti che seguono il dossier, le contestazioni dei tedeschi sarebbero nell’ordine di 60-70 milioni tra il minor valore di Ita Airways al momento dell’ingresso nel capitale (31 dicembre 2024) e gli investimenti considerati al rialzo rispetto alle stime del piano industriale (nel mirino il costo del catering di Fiumicino): entrando con il 41% la richiesta di sconto si attesterebbe sui 25-29 milioni (ma secondo il Mef la cifra potrebbe diventare più alta). Dopo che questa richiesta è stata seccamente respinta dal Mef, è iniziato il negoziato per cercare di trovare un accordo senza vanificare l’intera operazione.

Più spazio alle compagnie competitor in chiave anti monopolio

Quanto ai contratti, le parti si sono impegnate con la Commissione europea a rilasciare ad un competitor 15 coppie di slot giornalieri a Linate e all’ingresso di un vettore concorrente su una decina di rotte intraeuropee che le due compagnie coprono direttamente: la scelta è andata su EasyJet. Quanto poi alla richiesta della Commissione Ue sulle rotte tra Fiumicino e Washington, San Francisco e Toronto, i contratti firmati agevolano i collegamenti indiretti da altri hub europei per Air France e British Airways.

La cassa integrazione in scadenza per 2mila ex Alitalia

Sullo sfondo resta la vicenda della comunicazione ai sindacati dell’avvio delle procedure di licenziamento per 2.059 dipendenti della ex Alitalia in amministrazione straordinaria: la cassa integrazione straordinaria è stata prorogata al 31 dicembre (con il tetto del 60% della retribuzione e il limite di 2.500 euro di importo). Dopo questa data i dipendenti avranno da 12 a 24 mesi di Naspi (grazie all’integrazione del Fondo volo non saranno previsti i limiti di importo introdotti per la Cigs). I sindacati chiedono l’avvio di un confronto e premono per ottenere altri due anni di proroga della Cigs.

Fonte: Il Sole 24 Ore