Italia-Mongolia, Tajani firma intesa per il trasporto aereo
Il ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani, ha firmato oggi alla Farnesina il primo accordo sui servizi di trasporto aereo tra l’Italia e la Mongolia con il sottosegretario ai Trasporti della Mongolia, Sandagdorj Batbold. L’accordo è il primo fra i due Paesi nel settore e apre la procedura per dar vita a un completo quadro regolatorio e di riferimento in vista dell’attivazione di collegamenti aerei diretti tra Italia e Mongolia. Il testo, in linea con la normativa europea in materia di tutela e sviluppo della concorrenza e di sicurezza del trasporto aereo, prevede la multi-designazione delle compagnie, garantisce un numero adeguato di frequenze settimanali operabili, indica gli scali fruibili per entrambe le Parti e consente la possibilità di usufruire di una vasta gamma di servizi diretti ed indiretti in collaborazione tra vettori delle due Parti e di Paesi terzi.
Inoltre, la clausola di designazione Ue permetterà alle nostre qutorità aeronautiche di designare ad operare dall’Italia verso la Mongolia e viceversa anche compagnie di altri Stati membri dell’Unione europea con sede in Italia. L’accordo di oggi apre la strada a un serie di atti regolatori e di intese che dovranno portare alla istituzione di voli diretti.
Diplomazia della crescita
La Mongolia è uno dei paesi asiatici che la Farnesina indica come nuovi mercati di sbocco nell’ambito della “diplomazia della crescita”, che guida la politica di commercio estero del Governo italiano.
“Dobbiamo rilanciare il dialogo politico con la Mongolia” ha affermato il ministro Tajani. “E’ importante aver firmato il primo accordo sui servizi di trasporto aereo: auspico ora la rapida attivazione dei primi collegamenti aerei diretti, a partire da quello tra gli aeroporti di Bergamo-Orio al Serio e Ulaanbaatar, per il quale il lavoro è già iniziato da tempo”.
Interscambio commerciale con ampi margini di crescita
“La Mongolia è un partner economico-commerciale e culturale molto promettente” ha proseguito Tajani: “il nostro interscambio commerciale, attestatosi a 159 milioni di euro nel 2023, ha ampi margini di crescita e le nostre aziende guardano con grande interesse al mercato mongolo. Lo dimostra la crescita delle esportazioni italiane degli ultimi anni, principalmente nei settori dei macchinari, dell’abbigliamento, dei mobili e delle calzature. L’Italia è anche il primo importatore di cashmere dalla Mongolia tra i Paesi G7 e primo nel mondo dopo la Cina.
Fonte: Il Sole 24 Ore