Italia superstar nell’immobiliare con investimenti in crescita del 56%
Gli uffici
Segue il settore degli uffici con quasi 2 miliardi di euro (20% del totale investito) con volumi in crescita del 64% rispetto al 2023 (1,2 miliardi di euro). A contribuire a questo risultato è stata la spinta data dal quarto trimestre, con un volume pari a 760 milioni di euro, tra le operazioni più importanti si segnala la vendita di un trophy asset sopra i 100 milioni di euro in centro a Roma. Sia la Capitale sia Milano si confermano le piazze principali per questa asset class. Inoltre, sebbene sia ancora un trend limitato, il settore è stato interessato da riconversioni d’uso, prevalentemente verso il residenziale e l’alberghiero, spiega il Report di Gabetti.
Dal punto di vista delle locazioni uffici, Milano ha registrato un take-up pari a 378.300 mq, in calo dell’11,1% rispetto al 2023, con una crescita del 10,4% del numero di operazioni chiuse nell’intero anno 2024. Anche Roma registra un calo significativo, ma fisiologico, dopo il record storico dello scorso anno, con un assorbimento di spazi a uso ufficio di 170.900 mq nel 2024. Ma se si analizzano gli ultimi 5 anni, il 2024 risulta essere il secondo miglior anno in termini di assorbimento di spazi a uso ufficio. Nonostante il calo, la dinamicità del settore è stata determinata dalla persistente ricerca di spazi di qualità ed Esg compliant da parte di occupier che continuano a dover far fronte a un’offerta limitata di tali spazi. Questo gap tra domanda e offerta sta portando all’aumento dei canoni prime, come dimostra il CBD (Central Business District) di Milano in cui il prime rent è aumentato, attestandosi a 730 euro al mq all’anno. Mercato stabile, invece, nella zona del centro ed Eur di Roma in cui i canoni prime si sono attestati rispettivamente a 550 e 360 euro al mq all’anno. Per quanto riguarda i prime net yield nel CBD di entrambe le città rimangono stabili rispetto al trimestre precedente, attestandosi rispettivamente a 4,75% per la città di Roma e a 4,25% per quella di Milano.
Il settore hospitality
«Con 1,8 miliardi di euro investiti (18% del totale investito), il mercato dell’hospitality ha mostrato una notevole dinamicità durante tutto il 2024 con una media di oltre 440 milioni di euro investiti per trimestre, registrando così il secondo miglior risultato di sempre a livello annuale», riporta Gabetti.
Tra i deal più rilevanti di quest’ultimo trimestre, dopo mesi di trattative si è conclusa l’acquisizione dell’hotel 5 stelle lusso, Bauer hotel di Venezia, da parte del gruppo cipriota Mohari Hospitality, per un valore oltre i 300 milioni di euro. L’operazione prevede, inoltre, un importante restauro che valorizzerà ulteriormente la struttura. Questa operazione, così come altre, dimostrano l’interesse da parte degli investitori per operazioni value-added su hotel di fascia medio-alta (4-5 stelle), in un’ottica di riposizionamento dell’immobile al fine di ottenere maggiori margini di profitto a lungo termine. A livello comunale, le città più performanti sono state Roma, Venezia, Milano, particolare attenzione anche per Forte dei Marmi in Toscana. Nel sud Italia la regione che ha primeggiato è stata la Sicilia.
L’industriale e la logistica
«Anche per la logistica il 2024 è stato caratterizzato da una crescita più sostenibile. Il totale fine anno rimane sotto la media dei cinque anni, ma per una ragione diversa: gli anni post-pandemici hanno visto un boom molto forte per questo settore, che si è successivamente stabilizzato», spiegano da Bnp Paribas Re.
Fonte: Il Sole 24 Ore