«Ius cibi», nello Statuto del Comune di Bologna entra il diritto a una sana alimentazione

«Ius cibi», nello Statuto del Comune di Bologna entra il diritto a una sana alimentazione

Lo «Ius cibi», ossia il riconoscimento del diritto alla sana alimentaizone, entra nello Statuto comunale di Bologna. La delibera di modifica, presentata in Giunta dall’assessore all’Agricoltura e all’agroalimentare, è stata approvata a maggioranza qualificata.

Nel dettaglio, spiegano dal Comune, all’articolo 2 dello Statuto è stato aggiunto un comma viene riconosciusto «il diritto al cibo», cioè il diritto «a un’alimentazione quantitativamente e qualitativamente adeguata, sicura e culturalmente appropriata, come diritto fondamentale, permanente e senza restrizioni, indipendentemente dallo stato socio-economico o dalla provenienza culturale delle persone. L’obiettivo – viene evidenziato in una nota – è migliorare la qualità dei servizi e la sicurezza alimentare, la sostenibilità delle politiche alimentari, l’accessibilità alle produzioni locali, e sviluppare programmi di sostegno alimentare».

Per l’assessore Daniele Ara, «si tratta di un tassello fondamentale dopo la costituzione del tavolo per la democrazia alimentare per costruire la politica del cibo del Comune di Bologna in accordo con la Città metropolitana. Cibo di qualità come diritto, cibo come valorizzazione di un territorio, cibo come traino di nuove economie agricole sostenibili».

Quanto fatto, aggiunge Andrea Segrè, consigliere speciale del Sindaco per le politiche alimentari urbane e metropolitane «non è solo un atto fondamentale che stabilisce un principio universale ma è molto di più. Il diritto al cibo ci consente di promuovere, concretamente e con gli strumenti già disponibili nella nostra comunità, una vera e propria ’cittadinanza alimentare’ cioè il riconoscimento al diritto a un’alimentazione adeguata con importanti ricadute positive sulla salute, l’ambiente, l’economia, la società».

Fonte: Il Sole 24 Ore