Jaeger-LeCoultre, eventi nel mondo e un libro per i 90 anni del Reverso
«La prima sorpresa fu in Cina alla fine di aprile dello scorso anno: appena i negozi riaprirono, registrammo ingressi e vendite record. Lo stesso è accaduto nei mesi successivi ovunque si uscisse dai lockdown più rigidi: segnali che confermano il fascino dell’esperienza fisica di shopping di oggetti come gli orologi di alta gamma».
Catherine Renier, ceo della maison Jaeger LeCoultre, sta presentando le novità 2021 in digitale, usando l’articolato format messo a punto da Watches&Wonders, ma già pregusta la prossima tappa della fiera, che sarà a Shanghai e in presenza.
«Nel 2021 ci sarà un focus particolare sul Reverso: il brevetto di questo nostro best e longseller fu depositato nel marzo del 1931. Un anniversario così “tondo” va festeggiato come si deve – spiega Renier –. Già prima della pandemia avevamo iniziato a lavorare a un volume celebrativo, che ora assume un significato in più: dopo un anno di immersione digitale, è un simbolico ritorno alla fisicità. La carta resta nel tempo, fissa ricordi ed emozioni, proprio come un orologio».
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La ceo della maison riconosce la forza del digitale e le opportunità che ha dato per navigare l’anno della pandemia. «Avevamo già l’e-commerce, ma l’abbiamo perfezionato, osservando i comportamenti dei clienti online e offrendo loro la possibilità di un’assistenza telefonica, di un contatto umano – aggiunge Renier –. Il Covid ci ha costretti a familiarizzare con gli strumenti digitali e allo stesso tempo a cercare un equilibrio con ciò che vogliamo fare in presenza. Come gli eventi per celebrare il Reverso, che inizieranno dalla Cina ma saranno globali».
Il Reverso è tra gli orologi più versatili e con il pubblico più transgenerazionale del panorama globale. «Il suo segreto? Non lo troverete neppure nel libro, ma ne percepirete la magia: un mix di design, alta orologeria e unicità – conclude Renier –. Nessuno è riuscito a eguagliare la particolarità del doppio quadrante “rotante”, che a noi permette di creare sempre nuove varianti, come una tela sulla quale dipingere piccoli grandi capolavori, senza tempo».
Fonte: Il Sole 24 Ore