Jaguar cambia immagine e per scommettere sul lusso elettrico nasconde l’iconico giaguaro Leaper

Jaguar cambia immagine e per scommettere sul lusso elettrico nasconde l’iconico giaguaro Leaper

Jaguar: la fine di un’era e l’inizio di una nuova. Tutta elettrica, in barba ai ripensamentine ai tentennamenti di altri costruttori sulla rivoluzione euro-imposta dell’auto a batteria.

La casa del Giaguaro cambia pelle. Anzi, non è neppure più la casa del Giaguaro visto che l’agile felino che balza in alto sparirà sostanzialmente della prossima generazione di vetture. Nella nuova brand identy, infatti, l’iconico simbolo apparirà in qualche dettaglio, in viste di piccolo pittogramma. Un po’ di nostalgia viene. Del resto, e lo ha spiegato Gerry McGovern, direttore creativo di JLR, cambia tutto: Jaguar diventa solo un marchio con un heritage, ma questo retaggio storico, dai connotati leggendari, è solo un lontano eco.

E cambia tutto a iniziare dal lettering di Jaguar, scritto tutto minuscolo con la J e la R speculari e una G, maisucola, che onestamente sembra quella di Google. E per dirla tutta, il font appare ispirato a quello di Dyson, il modaiolo produttore inglese di aspirapolveri sedicenti di lusso.

Piaccia o meno, la nuova identità visiva di Jaguar, architrave della strategia eloquentemente denominata Reimagine, è un cambiamento radicale e coraggioso. E probabilmente a questo storico marchio serve una spinta che non sia un richiamo ai lontani fasti, all’ britannicità, alla pelle connoly e alla radica. L’obbiettivo è fare qualcosa di nuovo e lo vedremo il prossimo 2 dicembre alla Miami Art Week quando il marchio presenterà la sua nuova visione attraverso un’installazione pubblica globale intitolata Copy Nothing (ispirata alle parole del fondatore Sir William Lyons: “Una Jaguar deve essere la copia di nulla)

L’evento sarà l’occasione per Jaguar di rivelare la concept Design Vision che anticipa fisicamente il nuovo corso stilistico della marca inglese che tra l’altro ha da poco fatto vedere la prossima GT elettrica a 4 porte durante i primi collaudi sulle strade britanniche e con carrozzeria camuffata per proteggere il design definitivo, hanno già percorso decine di migliaia di chilometri di test sia virtuali sia reali.

Fonte: Il Sole 24 Ore