Jaguar ruggisce ancora e si mangia tutti gli “indignatos” da tastiera

Jaguar ruggisce ancora e si mangia tutti gli “indignatos” da tastiera

La casa automobilistica britannica, simbolo di eleganza e potenza, ha appena lanciato una campagna di rebranding che non si limita a un cambio di logo, ma trasforma tutto il brand in un manifesto di innovazione e audacia. I maligni diranno: propaganda woke. In realtà, il nuovo emblema – un felino ancora più slanciato e dinamico – e la nuova estetica, caratterizzata da un design minimalista e colori accesi, rappresentano un reset: Jaguar dimentica il passato, non insegue il futuro, lo anticipa.

Un capolavoro di comunicazione, vivacità, inclusività e un po’ di provocazione. Una campagna talmente potente che persino Elon Musk è caduto nella trappola. Su X (ex Twitter), il magnate non ha resistito e ha commentato il post del brand, innescando un effetto valanga che ha portato il nuovo stile di Jaguar in ogni angolo del web.

Non dimentichiamo che Musk, con la sua Tesla, sarà un futuro competitor di Jaguar, considerando che con il rebranding hanno anche deciso di sospendere la produzione e la vendita di nuovi veicoli a combustione. Tutto ricomincerà nel 2026 solo con auto elettriche di lusso.

Jaguar non sta solo lanciando una pubblicità, ma sta comunicando una trasformazione aziendale. Ci sarà una transizione completa ai veicoli elettrici entro il 2025, uno spostamento verso l’alta gamma con prezzi superiori a 100.000 sterline e la volontà di conquistare nuovi millennial altospendenti.

La campagna ha raccolto molte critiche, soprattutto dagli esperti di marketing. Ma chi sono io per non andare contro tutti e tutto e approvare la valanga di visualizzazioni generate, la montagna di indignazioni social e il trend topic assoluto che solo un teaser del genere poteva portare?

Fonte: Il Sole 24 Ore