Jannik Sinner, numero uno del mondo, in corsa per il titolo di Maestro”
Eliana Di Caro
Comunque vadano le Finals, ultimo torneo dell’anno del circuito Atp, Jannik Sinner chiuderà il 2024 da numero uno del mondo e per questo sarà premiato domani sera a Torino. Ma le motivazioni a vincere certo non mancano: il titolo di Maestro, sfuggitogli per un soffio l’anno scorso in finale contro Novak Djokovic, sarebbe la ciliegina sulla torta di un anno eccezionale, ancorché complicato (vedi vicenda doping ancora da risolvere definitivamente). Con il titolo ci sarebbe il doppio bottino dei punti (ben 1.500) e del denaro (4.881.500 dollari, se arrivasse in fondo senza perdere alcuna partita).
Gli otto contendenti
Il fascino delle Finals, dove si approda anche stanchi dopo una stagione che non dà tregua ma con ambizioni altissime da parte di ciascuno dei contendenti, è davvero a sé. All’Inalpi Arena si sfidano i migliori otto del mondo, anche se quest’anno non ci sarà Nole Djokovic, che ha vinto il torneo ben sette volte e punta ormai ai prossimi Australian Open. I giocatori si dividono in due gruppi da quattro, e ciascuno all’interno del proprio girone sfida gli altri per potersi qualificare alle semifinali (in programma sabato 16). Sinner è stato sorteggiato con Alex De Minaur (lo incontra stasera alle 20,30: sette a zero per Jannik negli scontri diretti), Daniil Medvedev e Taylor Fritz (sono in campo oggi alle 14); dall’altra parte ci sono Carlos Alcaraz, Alexander Zverev (fresco vincitore a Parigi Bercy e numero due del mondo), Casper Ruud e Andrey Rublev. Si qualificano due tennisti per ogni gruppo e il primo dell’uno sfiderà il secondo dell’altro in semifinale. Il grande epilogo sarà domenica 17 alle 18.In parallelo, e con lo stesso regolamento, si gioca il doppio maschile, che vede in gara i nostri Simone Bolelli e Andrea Vavassori, dopo uno splendido anno sul rettangolo di gioco: vincitori ad Halle, Pechino e Buenos Aires, finalisti a Melbourne e al Roland Garros. Domani esordio non semplice contro l’indiano Rohan Bopanna e l’australiano Matthew Ebden dai quali erano stati sconfitti proprio agli Australian Open.
Montepremi da capogiro
Fonte: Il Sole 24 Ore