Jesolo oltre il lido, sapori di mare e di terra
Era un’isola della laguna veneziana ai tempi dei Paleoveneti, che vi allevavano cavalli, tanto che i Romani la chiamarono Equilium. E dopo un millennio di vita da palude, le grandi bonifiche del Novecento ne hanno fatto la Mecca adriatica per i turisti dal nord Europa (tedeschi in primis) e una delle destinazioni della movida. Oggi Jesolo cambia pelle e, nel segno di un rilancio oltre le spiagge, punta a valorizzare l’offerta enogastronomica di livello e soprattutto le esperienze nell’entroterra. Da farsi tutto l’anno, magari durante un week end all’insegna del gusto.
Taste Jesolo per una nuova identità
Sul fronte enogastronomico, il Consorzio JesoloVenice ha raccolto un pool di chef e ristoratori nel progetto Taste Jesolo per lavorare su una proposta ampia di sapori nel segno del territorio.Una tappa imperdibile è il classico Da Omar, ristorante ormai storico lungo la vivace via Bafile, che ha evoluto la propria cucina concentrando l’attenzione sulla qualità di una proposta di pesce tutta da scoprire (www.ristorantedaomar.com). Eccellente la mano della chef Valli Zorzetto nel valorizzare i piccoli gioielli della laguna veneziana e dell’Adriatico, con qualche istrionismo negli accostamenti senza mai violare l’integrità della materia prima eccellente. Il menu spazia dalle cicale di mare con menta e bruscandoli fino alla parmigiana al pesto con la volpina, passando per il guazzetto alla jesolana, le ottime linguine all’astice e piatti a base di anguilla capaci di delicatezza. In sala Omar Zorzetto è un padrone di casa affabile e la carta dei vini risulta intrigante. Se è invidiabile l’affaccio sulla spiaggia di Amarmio (www.amarmio.it), il ristorante dello storico albergo Casa Bianca al Mare che spazia dai crudi di pesce alla frittura, dall’anguilla marinata alle sarde impanate con mais pan, fino alle verdure locali come asparagi o carciofi viola di Sant’Erasmo, il Terrazzamare vanta una posizione incantevole a due passi dal faro di Jesolo (www.terrazzamare.com). L’aperitivo al tramonto con affaccio su un tratto di spiaggia senza ombrelloni introduce all’esperienza di una cucina gourmet e rilassata, che quando non avvolge la materia prima di troppi artifici è davvero piacevole: dai crudi con tartare di tonno, scampo marinato e gambero rosso fino ii fusilli integrali con tartare di mazzancolla, nduja e bottarga di muggine, senza rinunciare ai dolci che sono preparati con mano leggiadra. Lo Champagne della maison Paillard è di casa, ma anche un pairing con i cocktail non è da sottovalutare.
Mixology & Cucina
L’abbinamento mixology e cucina è uno dei punti forti al nuovissimo Flora (www.florajesolo.com), che in un contesto informale valorizza prodotti di laguna e di mare – dalle crudité ai ‘cicchetti gourmet’ – in affiancamento ai miscelati giocati spesso su distillati italiani. Ottimi i cocktail serviti al rooftop bar del J44 Lifestyle hotel, che al pianterreno ospita il ristorante Jolà, dove si può affidarsi allo chef olandese Sander Wildenberg per un menu ‘a mano libera’ con degustazione a sorpresa oppure seguire un percorso tra crudi di pesce e ispirazioni orientali, selvaggina verdure dell’orto (www.j44hoteljesolo.it). Punta forte sugli sparkling il Barbabolle, osteria contemporanea che gioca la carta di ostriche e crudi affiancati da trecento etichette di Champagne, ma che intriga anche con sfumature orientaleggianti nella preparazione di verdure degli orti locali o di uno spaghettino freddo, della battuta di manzo o del trancio di branzino.Nella fascia lungomare sono da scoprire anche il gransoporo e gli spaghetti alla busara del ristorante di Tino Vettorello al Resort Michelangelo Yachting Club (www.michelangeloresidence.com) o i piatti stagionali di carne e di pesce del Rossi Restaurant (www.rossirestaurant.com), ma anche il pesce fresco alla brace Al Traghetto nel borgo marinaro di Cortellazzo (www.ristorantealtraghetto.com),
A pochi chilometri dal mare
Vale la pena di tornare nell’entroterra per gustare Al Torcio la carbonara di pesce spada o l’amatriciana di tonno, le schie fritte con polenta o la grigliata di mare (www.ristorantepizzeriaaltorcio.com). Una tappa obbligata è Da Guido a Jesolo Paese (www.ristorantedaguido.com), dove la cura dei dettagli è la firma in cucina: dalla zuppa di pesce all’anguilla arrosto, dai crudi ai carciofi, ogni piatto è giocato all’insegna dell’equilibrio. E l’abbinamento al calice è sempre perfettamente centrato.Per una pausa dolce, lo storico Panificio Pasticceria Pinel ha da poco aperto una caffetteria che regala dolcezze splendide dalla colazione all’aperitivo. C’è poi l’alternativa dei sapori di terra. In territorio jesolano, gli ospiti possono scoprire i prodotti del territorio alla fonte, tra campi e risaie a pochi chilometri dal mare. Il Giogo è una piccola realtà agricola focalizzata su formaggi freschi e stagionati, yogurt, ricotte e mozzarelle, disponibili nello shop con le confetture di frutta. La fattoria steineriana San Michele ha 143 ettari a Cortellazzo in cui si concentreranno le produzioni orticole e foraggere, ma dall’allevamento bovino produce latte e formaggi. La Fagiana è invece l’unica risaia rimasta della provincia di Venezia (www.lafagiana.com) ed è aperta alle visite con escursioni a piedi e in bici nella tenuta, con degustazioni e show cooking. Le visite sono disponibili su prenotazione da maggio fino a fine settembre, per tutto il periodo di coltivazione del riso fino alla raccolta.Con oltre 100 anni di storia e 120 ettari di noceto a pochi chilometri dalla laguna, la tenuta La Spiga è da sempre proprietà dalla famiglia veneziana dei Gaggia. Con la specializzazione dell’azienda è nato il marchio “Cuor di noce”.
Fonte: Il Sole 24 Ore