
Kamala Harris supera Trump nei sondaggi: l’ascesa della candidata democratica
L’ingresso di Kamala Harris nella corsa alla Casa Bianca ha notevolmente cambiato le carte in tavola: dalla sua candidatura a inizio agosto, Harris ha ottenuto sempre più consenso tra gli elettori americani. Tanto da superare Trump, dopo un lungo periodo in cui il candidato repubblicano è stato nettamente in testa rispetto a Biden. Questo è quanto rivelano gli ultimi dati forniti in esclusiva al Sole 24 Ore da Finscience per la pagina di Lab24, che con numeri e grafici costantemente aggiornati seguirà la corsa fino al voto di novembre.
I dati raccolti, che comprendono sia sondaggi tradizionali che analisi del sentiment sui social media, mostrano un forte momentum per Harris: attualmente la candidata democratica ha oltre il 48% del consenso a livello nazionale, contro il 44 di Trump.
Sentiment superiore a Biden 4 anni fa
Alessio Garzonio, Principal di Finscience, ha sottolineato come l’entusiasmo all’interno dell’elettorato democratico sia notevolmente aumentato da quando Biden si è ritirato, portando a più conversazioni online con un cosiddetto sentiment largamente positivo. Il livello di sentiment per Harris non è superiore solo rispetto a quello attuale per Biden, ma è anche di «gran lunga maggiore» rispetto a quello per Biden nel 2020 durante il periodo che ha portato alla sua vittoria. «All’epoca Biden aveva delle performance che erano peggiori di quelle attuali di Kamala Harris», ha detto Garzonio.
La partita degli “swing states”
Un entusiasmo che si riflette anche negli swing states – gli Stati tradizionalmente in bilico che spesso determinano l’esito delle elezioni – dove Harris ha ottenuto ampio consenso. Tanto che alcuni Stati chiave, come Michigan e Wisconsin, hanno cambiato colore politico, segnalando una possibile vittoria per Harris.
La candidata democratica ha guadagnato maggior consenso rispetto a Biden in quasi tutti i gruppi demografici, ma in particolare tra gli elettori neri, quelli latini, i giovani, le donne e gli indipendenti.
Fonte: Il Sole 24 Ore