Ken Fisher: Borsa? I titoli dei servizi di comunicazione diventano attraenti

Meta e Google che fa capo ad Alphabet

Oggi a dominare sono le società dei media e dei servizi interattivi, che rappresentano il 61% del settore. Per il 99% sono americane. Solo lo 0,2% è europeo (nessuna in Italia). Conoscete i grandi nomi, Meta e Google che fa capo ad Alphabet. Ma il comparto include anche siti di incontri, recruiting e molto altro, con basse barriere all’entrata rispetto ai costosi cablaggi e torri delle telecomunicazioni.

L’industria dell’intrattenimento, con società di streaming e gaming, rappresenta il 15% della capitalizzazione di mercato. Anche in questo caso si tratta di aziende simil-tecnologiche. Il restante 7% è costituito dai media: fornitori di servizi via cavo, reti televisive e pubblicità.

Sono dunque ampie le fasce che si comportano come le aziende tecnologiche con bassi dividendi, rilevanti margini di profitto operativo lordo, grandi reinvestimenti nell’innovazione, prodotti interessanti… e crescita significativa.

Queste caratteristiche tipiche del settore tecnologico hanno favorito i rendimenti. I media e i servizi interattivi sono quest’anno in rialzo del 31,2% a livello globale, portando così il rendimento dei servizi di comunicazione, al 21,8%. Entrambi superano il notevole +21,5% del settore tecnologico e facilmente anche il +12,6% delle azioni mondiali. Anche le società d’intrattenimento sono in crescita, con un +17,6%. I settori delle telecomunicazioni diversificate e wireless arrancano, rispettivamente al 7,4% e al 10,6%.

Questo divario rispecchia i rendimenti dell’attuale mercato rialzista. Dai minimi del 2022, i servizi di comunicazione sono saliti alle stelle (49,8%) a livello globale, battendo le azioni mondiali (39,7%). All’interno del comparto, i media e i servizi interattivi simil-tecnologici e l’industria dell’intrattenimento hanno trainato la crescita mentre gli altri segmenti restano indietro.

Fonte: Il Sole 24 Ore