La Camera di commercio pioniera dei diritti

La Camera di commercio pioniera dei diritti

Alla fine dello scoso anni la Camera di commercio di Treviso – Belluno è divenuta la prima in Italia a ottenere la certificazione della parità di genere (l’organismo di certificazione è Certiquality). In questo modo, evidenzia il presidente Mario Pozza «esprime il suo impegno verso la valorizzazione delle donne, promuovendo una cultura inclusiva e processi capaci di favorire l’empowerment femminile. L’obiettivo è garantire pari opportunità di carriera, equità nella competizione e nel riconoscimento delle responsabilità, sostenendo al contempo la conciliazione tra vita e lavoro. L’Ente conferma così il suo impegno a diffondere una cultura inclusiva, abbattere stereotipi di genere, l’affermazione delle donne a tutti i livelli, favorire la genitorialità e contrastare ogni forma di violenza e discriminazione, in linea con la Prassi di riferimento, la Politica per la Parità di genere e il Piano Strategico 2024-2026. Inoltre da sempre, e questo credo sia stato un tassello importante per la valutazione, ho ritenuto fondamentale con la Giunta e il Consiglio camerale, sostenere il Comitato per l’Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio, riconoscendo la forza, la determinazione e le soft skills distintive delle imprenditrici, che rappresentano un valore aggiunto per l’economia del territorio».

Il conseguimento della certificazione rappresenta in realtà solo il primo tassello di un percorso finalizzato a sviluppare le politiche sulla parità di genere, nelle diverse fasi della vita lavorativa (dall’assunzione alla gestione della carriera) e nei diversi contesti (valorizzazione della maternità e della paternità, cura, prevenzione delle molestie, ecc.), nell’ottica del miglioramento e della promozione dell’uguaglianza di genere. La certificazione, infatti, ha l’obiettivo di accompagnare e incentivare l’Ente ad adottare policy idonee a ridurre, nel tempo, il divario di genere, a coltivare la formazione e lo sviluppo di un ampio bacino di talenti, assicurare uguali opportunità nello sviluppo delle capacità, promuovere la condivisione paritaria delle attività di cura e di assistenza familiare, ecc., con i conseguenti benefici per il benessere del personale, oltre agli impatti reputazionali ed etici. Occorre dire che la Camera di Treviso – Belluno ha già da anni sperimentato i vantaggi del lavoro a distanza con un alto grado di soddisfazione dei lavoratori e soprattutto delle imprese che usufruiscono dei suoi servizi. Ogni giorno circa il 30% dei lavoratori usufruisce del lavoro agile e la gran parte dei servizi al pubblico è resa anche con la modalità da remoto.

Il Piano Strategico per la parità di genere 2024-2026 mira a sostenere lo sviluppo di un ambiente di lavoro inclusivo e la diffusione di valori coerenti con una cultura inclusiva. Nel Piano, tra l’altro, sono stati inseriti: i principi e valori etici, nonché il perimetro e le norme di riferimento, l’analisi del contesto esterno e interno, le Parti interessate rilevanti e le loro principali esigenze/aspettative, le Politiche di parità di genere e il Piano d’azione 2024-2026. Relativamente a quest’ultimo, sono stati indicati obiettivi e azioni relativi alle sei aree tematiche oggetto del Piano per la parità di genere. Il Piano Strategico costituisce il frutto di un lavoro congiunto, attento e riflessivo, e si pone quale punto di partenza e di orientamento operativo per azioni sempre più inclusive negli anni a venire.

Fonte: Il Sole 24 Ore