La crescita del vino sui canali digitali passa da Instagram: +20% di follower
Sul piano delle iniziative promosse online la ripresa “post pandemica” non è più condizionata da limitazioni alle esperienze fisiche. Di conseguenza nel 2022, 14 cantine su 25 (contro le 9 su 25 del 2021) hanno avviato sui propri siti sezioni dedicate a percorsi di degustazione (nel 2020 e nel 2019 erano il 52%).
Le cantine propongono e offrono diverse tipologie di esperienze come percorsi di degustazione in loco, picnic tematici, workshop e eventi speciali. Le più virtuose sfruttano le proprie strutture di accoglienza per offrire un’esperienza completa (di cui quattro utilizzano ristoranti di proprietà, due delle strutture per il pernottamento ed una un museo) o hanno sviluppato dei percorsi digitali. In grande crescita (+183%) Il trend del “food pairing” (abbinamenti vino-cibo) che vede oggi impegnate 17 aziende su 25 (rispetto alle alle 6 del 2021).
In forte sviluppo anche le iniziative relative al tema della sostenibilità. «Nel dettaglio in materia di Environmental, 22 cantine su 25 (contro le 20 del 2021) – si legge nell’indagine – citano progetti di tutela dei vitigni e della loro biodiversità, controllo dei fertilizzanti e dei pesticidi utilizzati, indicazioni su come riciclare in maniera corretta gli imballaggi che vengono utilizzati (bottiglie, tappi, plastiche, confezioni), utilizzo di risorse rinnovabili sia per la produzione di energia sia per l’irrigazione, collaborazione con enti locali, istituzioni nazionali e internazionali su certificazioni o progetti».
Stabili (18 cantine su 25) le iniziative legate all’impatto sociale che illustrano il legame con il territorio e la cultura locale e i progetti di supporto a enti culturali come musei o il Fai, l’attivazione di cantine didattiche, iniziative per le scuole o borse di studio, il sostegno di associazioni collegate all’inclusione sociale.
Un grande potenziale ancora inespresso è rappresentato dalle iniziative legate alle buone pratiche di governance aziendale dove 17 cantine su 25 (contro le 15 del 2021) hanno comunicato modelli organizzativi volti principalmente a garantire l’innovazione, lo spirito territoriale, l’eticità nella relazione e selezione dei fornitori e nel trattamento dei dipendenti con particolare attenzione alle politiche retributive e contrattuali a lungo termine.
Per quanto riguarda le lingue utilizzate tutte le 25 cantine monitorate riportano sui propri siti informazioni in italiano e in inglese, 9 su 25 anche in tedesco e 4 in cinese. Per ciò che concerne le chat – tutte su Messenger – 9 aziende su 25 hanno risposto entro 24 ore a richieste di informazioni contro le 10 del 2021.
Fonte: Il Sole 24 Ore