La denuncia di Tusk: Mosca progettava attentati a compagnie aeree

La denuncia di Tusk: Mosca progettava attentati a compagnie aeree

VARSAVIA – Il primo ministro polacco Donald Tusk ha avvertito che la Russia ha pianificato «atti di terrorismo» nei trasporti aerei, non solo in Polonia, ma in tutto il mondo. L’uomo politico, che parlava in una conferenza stampa con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, non ha voluto dare dettagli. La sua presa di posizione giunge dopo che la Nato ha deciso di rafforzare la sua presenza nel Mar Baltico, dove si sono registrati atti di sabotaggio contro cavi sottomarini.

«Senza entrare nei dettagli, posso confermare che vi sono fondati timori che la Russia abbia pianificato atti di terrore nei cieli, non solo contro la Polonia, ma anche contro le compagnie aeree di tutto il mondo», ha detto il primo ministro Tusk, il cui governo dal 1° gennaio scorso presiede le riunioni consiliari a Bruxelles. In luglio sono esplosi una serie di pacchi in alcuni centri di logistica in Gran Bretagna, Polonia e Germania. Esperti hanno ritenuto che fossero dei test russi.

«Le ultime informazioni possono confermare la validità dei timori che la Russia stesse pianificando atti di terrorismo aereo non solo contro la Polonia», ha aggiunto Donald Tusk. Mosca ha sempre smentito qualsiasi coinvolgimento negli incidenti citati dal premier polacco. L’uomo politico ha incontrato oggi, mercoledì 15 gennaio, il presidente Zelensky qui a Varsavia. I due hanno avuto lunghi colloqui sul futuro del rapporto bilaterale.

È stata l’occasione per ribadire l’appoggio polacco all’Ucraina, che da quasi tre anni sta combattendo contro le truppe russe che hanno occupato parte del suo territorio. Riferendosi alla presidenza polacca dell’Unione europea, il premier Tusk ha sottolineato come intenda «per quanto possibile imprimere una accelerazione al processo di allargamento». Il dirigente politico ha parlato in particolare dell’Ucraina che da qualche mese è diventato Paese candidato all’adesione.

Infine, Kiev e Varsavia hanno deciso di affrontare una vicenda che dai tempi della Seconda guerra mondiale sta creando dissapori tra i due Paesi. I due partner hanno deciso l’esumazione delle vittime polacche di un eccidio per mano ucraina nella regione della Volinia, oggi nella parte occidentale dell’Ucraina, ma che durante il conflitto fu teatro di combattimenti tra la Germania nazista e l’Unione Sovietica. Durante la guerra, molti polacchi furono uccisi dall’esercito insurrezionale ucraino.

Fonte: Il Sole 24 Ore