La Fiera di Sant’Orso di Aosta: oltre mille anni di artigianato
L’obiettivo è ambizioso, ma, come si dice, l’appetito vien mangiando: battere i numeri dell’edizione 2024, quando sono stati conteggiati 206.387 passaggi. È questa la sfida per la 1025a Fiera di Sant’Orso di Aosta, in programma come sempre il 30 e 31 gennaio nel centro storico del capoluogo.
L’artigianato tradizionale ha un peso notevole in regione, sia da un punto di vista storico-culturale, sia da un punto di vista economico: secondo quanto sottolineato da Bruno Domaine, presidente dell’Istituto valdostano per l’artigianato di tradizione (Ivat), il giro d’affari annuo realizzato nei negozi che fanno riferimento a questo marchio di qualità tocca i 400mila euro, ma, realisticamente, è solo una frazione del valore dell’artigianato in Valle d’Aosta. Sono infatti una cinquantina le imprese che forniscono le loro produzioni all’Ivat, a fronte di una platea artigiana molto più estesa e a un numero di hobbisti importante: all’apposito registro sono iscritti in 2.900 circa. Secondo i dati elaborati da Infocamere – Movimprese per il Sole 24 Ore, in Valle d’Aosta il comparto nel suo complesso conta 3.619 imprese attive. È un numero che, ovviamente, tiene conto dell’intera platea e che nella maggioranza dei casi non ha a che fare con le attività tradizionali rappresentate alla Fiera di Sant’Orso, ma dà l’idea della forza del settore per l’economia regionale (oltre 560 le attività manifatturiere, più di 1.800 le costruzioni, poco meno di 200 le attività del commercio, e poi logistica, servizi, trasporti).
In questo panorama, le realtà iscritte alla manifestazione del 30 e 31 gennaio prossimi sono diverse centinaia: 744, in tutto, gli iscritti dei settori tradizionali e tra questi 237 appartenenti al settore delle sculture, 104 all’intaglio del legno, 218 agli articoli per la casa, solo per citare i più numerosi. Sommando gli iscritti non appartenenti al settore tradizionale e le scuole di artigianato si arriva a una platea di oltre mille iscritti. Inoltre, l’Atelier des métiers conta 72 partecipanti, mentre il padiglione enogastronomico (un’altra delle principali attrattività della Fiera) vanta 62 imprese presenti.
È facile capire, quindi, perché questo evento sia diventato un richiamo per i turisti non solo dal bacino regionale, ma anche e soprattutto dai territori limitrofi e anche da oltre confine. Nei giorni della Fiera di Sant’Orso Aosta viene presa d’assalto dai visitatori. Per questo l’organizzazione ha messo a punto una serie di iniziative per agevolare i turisti.
Anche per l’edizione 2025, grazie alla collaborazione con l’Assessorato Sviluppo economico, formazione e lavoro, trasporti e mobilità sostenibile della Regione autonoma Valle d’Aosta, ParkForFun è digital parking partner della Fiera. Sarà possibile prenotare il proprio posto auto al costo di 2 euro e il posto bus al costo di 10 euro tramite la piattaforma Parkforfun.com sul sito lasaintours.it.
Fonte: Il Sole 24 Ore