La fotografia americana al Rijksmuseum, viaggio attraverso tre secoli di storia
Il Rijksmuseum di Amsterdam presenta una delle sue mostre più ambiziose degli ultimi anni: “American Photography”. Fino al 9 giugno 2025, l’esposizione offre una panoramica sulla fotografia negli Stati Uniti, con oltre 200 opere che esplorano come questo mezzo abbia raccontato e trasformato la cultura americana. Per la prima volta il museo ospita una mostra di tale portata, frutto di una vasta collezione di fotografia americana che il Rijksmuseum ha sviluppato nel corso dell’ultimo decennio e di prestiti provenienti da oltre 30 collezioni statunitensi, olandesi e di altri paesi europei.
Una visione variegata della fotografia americana
L’esposizione si concentra su come la fotografia abbia permeato tutti gli aspetti della società d’oltreoceano: dall’arte alla pubblicità, dal giornalismo alla vita quotidiana. Sono esposte opere di icone della fotografia come Robert Frank, Diane Arbus, Richard Avedon, ma anche sorprendenti immagini di autori meno noti, capaci comunque di offrire prospettive inedite sulla recente storia americana. Uno degli aspetti più affascinanti della mostra è l’evoluzione della fotografia come forma d’arte. Si parte dai dagherrotipi ottocenteschi, con le prime immagini che catturano la bellezza di soggetti minori, come i “frost flowers” sui vetri. La mostra segue poi l’evoluzione del medium come strumento di documentazione storica, con autori come Sally Mann e Charles Sheeler che ne hanno fatto uno strumento di espressione artistica, raccontando il “sogno americano” e i paesaggi che definiscono l’identità del paese. Un altro tema della mostra è il ruolo della fotografia nella vita quotidiana: ritratti di famiglia, pubblicità, copertine di vinili o cartoline, la fotografia divenuta ormai un mezzo onnipresente capace di raccontare storie personali e collettive.
Carrie Mae Weems e le proteste di Black Lives Matter
In parallelo alla mostra “American Photography”, il Rijksmuseum ospita la serie “Painting the Town” di Carrie Mae Weems. Le immagini, realizzate durante le proteste di Black Lives Matter a Portland, mostrano per esempio pannelli di legno usati per proteggere le vetrine, sui quali i manifestanti avevano scritto slogan. Le autorità li avevano coperti con vernice, creando involontariamente composizioni visive evocative. Le immagini di Weems esplorano temi come il razzismo e la discriminazione, riflettendo sulla funzione della fotografia come testimone della storia e della memoria sociale.
Una collezione di valore mondiale
La collezione fotografica del Rijksmuseum è una delle più prestigiose al mondo, con quasi 200.000 stampe vintage, album fotografici e libri. I curatori Mattie Boom e Hans Rooseboom, premiati con l’AIPAD Award nel 2023, hanno contribuito a rendere questa collezione una delle più complete e significative a livello internazionale, con un focus particolare sulla fotografia americana, che ha avuto un ruolo centrale nello sviluppo del medium.
Fonte: Il Sole 24 Ore