La Perla, accordo italo-inglese per la cessione unitaria degli asset

La Perla, accordo italo-inglese per la cessione unitaria degli asset

Dopo quasi tre mesi di silenzio sulle sorti di La Perla arriva la notizia che le procedure italiane e quella inglese hanno raggiunto l’accordo per la cessione unitaria di tutti gli asset riconducibili allo storico brand di lingerie bolognese. «La strada giusta per salvare l’azienda e rilanciare un simbolo del Made in Italy, questo è un risultato tutt’altro che scontato, destinato a diventare un caso che farà scuola», commenta il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che ha presieduto a Roma, a Palazzo Piacentini, l’incontro di oggi pomeriggio con tutte le parti coinvolte: commissari e curatori italiani e i joint liquidators d’Oltremanica che gestiscono le procedure di insolvenza legate al gruppo La Perla.

L’accordo raggiunto ieri «dopo mesi di duro e intenso lavoro al Mimit», sottolinea il sottosegretario di Stato con delega alle crisi d’impresa, Fausta Bergamotto, apre ora la strada alla pubblicazione di un avviso finalizzato alla ricerca di un player interessato alla reindustrializzazione. «È un importante traguardo», aggiunge Bergamotto, ringraziando commissari italiani e i liquidatori italiani e britannici per l’unitarietà (e la riservatezza) con cui hanno lavorato in questi mesi invernali.

La Regione Emilia-Romagna chiede tempi certi e ammortizzatori

«Per parte nostra abbiamo sottolineato la necessità di procedere ora con estrema speditezza e che sia strutturato un bando che garantisca la massima tenuta occupazionale e il rilancio industriale di La Perla, assicurando nel frattempo la continuità degli ammortizzatori sociali ai dipendenti (circa 230 persone, ndr)», aggiunge il neoassessore al Lavoro della Regione Emilia-Romagna, Giovanni Paglia. Il Mimit ha anche garantito di trovare una soluzione per la decina di lavoratrici di La Perla Italia, la rete commerciale non ricompresa nel bando di gara e confermato di aver avviato un’interlocuzione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali per dare continuità agli ammortizzatori.

Il plauso dei sindacati e i potenziali acquirenti

«Il merito di questo importante passo avanti – sottolineano i rappresentanti sindacali nazionali e territoriali Filctem Cgil e Uiltec Uil, al termine della riunione al Mimit – va attribuito agli oltre 200 tra lavoratrici e lavoratori di La Perla che con la loro lotta e la loro determinazione hanno sostenuto questa battaglia per impedire lo spezzettamento di tutte le attività e per dare futuro alla “loro” azienda».

Dal 22 ottobre scorso, data dell’ultimo tavolo al Mimit, a oggi, nessuna indiscrezione è uscita sulle manifestazioni di interesse raccolte dai professionisti delle procedure, ma circolano informazioni su tre proposte solide e credibili, tra cui quella del colosso veneto di intimo e abbigliamento Oniverse (ex Calzedonia) di Sandro Veronesi, che 12 anni fa, in tribunale a Bologna, si era visto sfilare La Perla da Silvio Scaglia (mister Fastweb) dopo una sfida a suon di rilanci d’asta, 24 in tutto, per lo storico marchio di corsetteria di lusso finito in concordato preventivo e da allora mai tornato alle glorie del passato.

Fonte: Il Sole 24 Ore