La Pinsa Romana Di Marco acquisisce una quota di maggioranza di Pizzami
Di Marco – pioniere e tra i leader di mercato nella produzione di farine e basi per la pinsa romana e partecipato dal 2022 dal fondo di private equity Abenex – acquisisce una quota di maggioranza in Pizzami al fianco della famiglia Galati, fondatrice della società, che reinveste una quota di minoranza.
Pizzami, specializzata nella produzione di pizza, pinsa e altri prodotti da forno 100% senza glutine, «porta con sé una lunga esperienza nel settore horeca (bar e ristoranti, ndr)» che, si legge in una nota, «si inserisce in un percorso di forte crescita di Di Marco» che ha «più che raddoppiato la propria dimensione in pochi anni, raggiungendo i 60 milioni di euro di fatturato nel 2024», rafforzando «il suo posizionamento sul segmento del senza glutine» e «ampliando il suo portafoglio prodotti».
Di Marco distribuisce i propri prodotti in oltre 70 paesi. Pizzami con un sito produttivo a Parma, si attesta oggi come terzo produttore italiano di pizze e prodotti da forno senza glutine, esportati a livello mondiale.
«Siamo entusiasti di accogliere Pizzami nel Gruppo Di Marco – ha dichiarato il ceo Alberto Di Marco -. Questa acquisizione non solo rafforza il nostro impegno verso l’eccellenza, la tradizione e la qualità, ma ci permette di ampliare la nostra offerta di prodotti, beneficiando delle forti complementarità delle due società». L’acquisizione di Pizzami arriva dopo il recente annuncio della nascita di Di Marco North America Corporation, filiale della società negli Stati Uniti. «Due importanti risultati, che permettono a Di Marco di consolidare la sua posizione di leadership sul mercato e di espandere ulteriormente la sua presenza a livello internazionale».
«Unirci a Di Marco è una grande opportunità – ha affermato Roberto Galati, ceo di Pizzami -. Siamo certi che insieme potremo continuare a portare innovazioni sul mercato della pizza, in particolar modo della pinsa, offrendo prodotti di alta qualità e consolidando ulteriormente la nostra posizione nel segmento del senza glutine».
Fonte: Il Sole 24 Ore