
La prima asta saudita di Sotheby’s non delude ma non brilla
Tra gli altri pezzi di spicco figurano «Due cavalli in riva al mare» di Giorgio de Chirico venduto a 408mila dollari (350-450mila dollari), un’opera su carta di Wassily Kandinsky già nella collezione del Guggenheim Museum di New York (250-350mila dollari) aggiudica però al di sotto della stima a 240mila dollari.
Successo per un’opera di Salvo, «Il mattino», 2009, aggiudicata per 204mila dollari da una stima di 60-80mila dollari). Tra gli artisti ultra contemporanei non spicca «Unspoken Satisfaction», pastello e carboncino su carta di Toyin Ojih Odutola realizzato nel 2018 che si ferma a 300mila dollari. Tre le opere di Andy Warhol ma solo una «Police Car» del 1983 supera, sebbene di poco, la stima massima e viene aggiudicata a 264mila dollari.
In omaggio a Diriyah Art Futures, un hub per la new media art inaugurato a dicembre, l’asta propone anche arte digitale, con «Machine Hallucinations» di Refik Anadol «Mars» (800mila-1,2 milioni di dollari). L’opera, generata dall’intelligenza artificiale, utilizza i dati di un telescopio spaziale per creare paesaggi immaginari mutevoli del pianeta rosso, è stata aggiudicata 900mila dollari (800-1,2 milioni di dollari la stima).
Pionieri dell’arte araba
L’asta ha proposto diversi artisti dell’area che non hanno deluso le attese e hanno segnato prezzi superiori alle stime. Tra le opere offerte una delle immagini più iconiche del mondo dell’arte araba moderna, l’ultimo capolavoro di Louay Kayyali, «Then What?» (stima: 500-700mila dollari) che non ha deluso le attese e ha superato la stima massima raggiungendo 900mila dollari. Questa tela espressiva del 1965 esplora i temi dell’esilio, del trauma e della guerra, in relazione alla condizione dei rifugiati palestinesi. L’opera è stata messa in vendita dalla Samawi Family Collection, Dubai, una delle più grandi e longeve collezioni private di arte moderna e contemporanea araba, iraniana e turca. Dalla stessa collezione proviene l’opera «Blue Trap in a Railroad Station» di Samia Halaby aggiudicata a 384mila dollari (stima 150-200mila dollari), una delle opere più grandi e importanti dell’artista mai presentate all’asta. Nata nel 1936 a Gerusalemme e trasferitasi a Beirut nel 1948, Halaby si è poi trasferita negli Stati Uniti dove è stata la prima donna a insegnare Fine Arts alla Yale School of Arts. Questa opera, una magistrale esplorazione della geometria e della prospettiva, riflette la sua esperienza della luce e del movimento mentre viaggiava regolarmente in treno tra New York e New Haven per insegnare.
In asta «O’ God, Honor Them and Do Not Honor an Enemy Over Them» dipinto di uno dei più importanti artisti moderni dell’Arabia Saudita, Mohammad Al Saleem, aggiudicato a 660mila dollari, valore superiore alle stima massima pari a 250mila dollari. Il dipinto si ispira allo skyline graduale di Riyadh dal deserto, che si fonde con la calligrafia in disegni simili a mosaici sulla superficie. Prolifico scultore, curatore e poeta saudita, Abdulhalim Radwi ha svolto un ruolo cruciale nello sviluppo del modernismo saudita e del suo sguardo sul patrimonio culturale, invocando il proprio racconto del mondo arabo attraverso il cubismo e l’espressionismo. Impregnato dell’atmosfera vivace della città, la sua «Untitled» (stima 150-200mila dollari) del 1984 presenta un gruppo di donne al mercato, con motivi tradizionali che adornano i loro abiti, è stato venduto a 264mila dollari.
Fonte: Il Sole 24 Ore