La quinta serie della Cooper nasce elettrica
Iconica. Non c’è aggettivo più corretto per descrivere la Mini Cooper, auto capace nel 1959 di ridefinire i canoni del design automobilistico grazie a soluzioni meccaniche e di stile mai viste in precedenza. A 64 anni di distanza arriva la quinta generazione e lo fa, per la prima volta, debuttando in versione completamente elettrica costruita in Cina fino al 2026 (e successivamente a Oxford, dove sono assemblate le versioni termiche elettrificate).
Del tutto aggiornata nello stile rispetto al modello attualmente in commercio, ma con misure simili a partire da una lunghezza inferiore ai 4 metri, l’ultima nata della famiglia Cooper si caratterizza per i forti richiami al passato, tratti decisi e interni minimalisti e tecnologici.
Anteriormente debuttano: nuova grande griglia ottagonale, fari ovali e sbalzi ridotti. Completamente inedita la coda, a partire dal taglio dei fari fino alla forma del portellone.
Salendo a bordo si apprezza il grande lavoro fatto per unire passato e futuro: il design della plancia, infatti, riprende l’impostazione minimal del primo modello progettato da Alec Issigonis dove era presente un quadro strumenti rotondo al centro e sotto la caratteristica tastiera con gli interruttori a leva. Soluzione che ritroviamo anche sulla quinta generazione ma in versione tecnologica e connessa. Reinventato il classico strumento rotondo: ora è uno schermo Oled (tecnologia dei miglior smartphone) da 240 mm, battezzato Mini Interaction Unit. Questo infotainment dice addio ai software proprietari e infatti utilizza il nuovo Mini Operating System 9, basato su una versione Open source di Android che assicura anche l’integrazione con gli smartphone tramite CarPlay e Android Auto. Cambia anche il volante, ora a due razze dotate di comandi fisici, e la plancia può essere personalizzata tramite la proiezione di temi grafici.
Tre sono le modalità di guida (Core, Green e Go-Kart), ciascuna con il proprio design specifico dell’interfaccia utente, disponibili di serie. Si arriva un massimo di quattro modalità aggiuntive disponibili con l’equipaggiamento opzionale Mini Experience Modes. La capacità di carico passa, abbattendo il sedile posteriore, da 200 litri fino a 800 litri.
Fonte: Il Sole 24 Ore