La realtà è artificiale? Ecco il paradosso dell’AI che reinventa il vero
I Registi diventano dei programmatori di emozioni, in grado di costruire la scena, esattamente come la immaginano, curandola in ogni dettaglio, in grado – forse – di sapere esattamente cosa possono ottenere. E poi ci sono i tecnici. Quelli che la macchina la programmano, la addestrano e la guidano. Non più tecnici degli effetti speciali come il nostro Carlo Rambaldi con il suo ET per Spielberg ma veri e propri attivatori della materia prima del cinema: gi attori e il loro talento! Improvvisamente, in qualche modo, i deus ex machina di un prodotto artistico.
Un mondo che sta cambiando adesso, capace di riportare in vita attori del passato, di dare vita eterna agli attori di oggi che potrebbero scegliere, fin da ora, di spedire sul set di uno spot pubblicitario che fanno solo per denaro e con poca passione, il loro team di Intelligenza Artificiale che darà vita ad una performance impeccabile che farà felice il Brand, convincerà il consumatore e che gli risparmierà ansie, timori, indecisioni e una settimana di lavoro lontani da Bervely hills.
Un mondo a tratti perfetto, dove cambierà radicalmente anche il modello economico, ma che ci accompagna in una realtà che ha del paradossale.
Quando l’AI imparerà in modo così preciso come riprodurre la realtà, così come la conosciamo, cosa ne sarà del cinema, fatto di improvvisazione, di scene scritte sul set, di imprecisioni, bloopers e imprevisti che hanno reso alcune pellicole immortali?
E quella realtà abilmente portate in scena che patto stringerà con il pubblico? La magia rimarrà negli occhi degli spettatori o rimarrà solo lo stupore di una esecuzione incredibile?
Quel che dobbiamo sperare è che il sacro fuoco dei fratelli Lumiere continui a bruciare e trovi altri modi per tenere vivo i talento di chi si mette davanti e dietro alla macchina da presa per strapparci un sorriso o una lacrima improvvisa che sa cambiarci la vita, per sempre!
* Matteo Scortegagna è co-founder di Next14 agenzia integrata di marketing e comunicazione
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Fonte: Il Sole 24 Ore