La ricetta di Cortina su come ridisegnare ospitalità e accoglienza

Il mondo dell’ospitalità, del design e del turismo fa quadrato a Cortina per dare il suo contributo progettuale non solo in vista del grande appuntamento legato alle Olimpiadi invernali del 2026 per elaborare spazi e modelli di accoglienza in vista delle più importanti manifestazioni sportive, con un focus speciale su accessibilità e design for all, senza trascurare concetti chiave come sostenibilità, rispetto di un territorio fragile qual è quello delle montagne Patrimonio Unesco e inclusività. L’occasione arriva dal ciclo di appuntamenti Welcoming Gate che fa tappa (oggi e domani) all’ombra delle Tofane.

Rinnovare l’ospitalità e il territorio

Welcome to Cortina è il secondo appuntamento dei convegni del 2023, dopo quello di Sondrio (wellcome to Sondrio), che esplorano il rapporto fra grandi eventi sportivi e wellcoming. Un ciclo di incontri dedicato al cammino di avvicinamento ai grandi appuntamenti che interesseranno l’Italia nei prossimi anni: da Genova Capitale europea dello sport 2024 a Roma, con gli Europei di Atletica 2024, da Torino, casa delle ATP Finals di tennis a Taranto, sede dei Giochi del Mediterraneo 2026, per finire con l’asse Milano-Valtellina-Cortina dove si svilupperanno le Olimpiadi invernali 2026. «Questa seconda tappa è un punto di svolta perchè ci si vuole focalizzare sulle numerose opportunità di rinnovamento e sviluppo del territorio, non solo per l’hotellerie, ma per tutti gli operatori del turismo – ricorda Marisa Corso, alla guida di MC International».

Cortina, progetto pilota

L’ambito cortinese e il caso cortinese diventa allora un ambito pilota che può contribuire a fare delle riflessioni in senso molto ampio e a individuare delle strategie che possono essere poi applicate anche in altri contesti: sicuramente in quelli montani (e l’italia è un contesto in cui le montagne sono particolarmente presenti da Nord a Sud, dall’arco alpino fino a tutta la dorsale appenninica) ma anche oltre. Grazie alla presenza di nomi del mondo del real estate, architetti, designer, imprenditori, docenti e istituzioni, riuniti da un comitato scientifico d’eccellenza guidato dal professor Francesco Scullica direttore scientifico del Master Interior Design del Politecnico di Milano l’obiettivo è di uscire con delle linee programmatiche o comunque idee e progetti da mettere a terra. «Il nostro obiettivo è di portare a Cortina un ventaglio di contributi diversificati, invitando relatori di altissimo livello ma anche portatori di esperienze e visioni differenti tra loro» – ha sottolineato Francesco Scullica – . Questa ricchezza ci permette di allargare i nostri orizzonti moltiplicando le prospettive. Così possiamo superare il concetto di ospitalità e confrontarci, invece, sul tema molto più amplio del welcoming, che coinvolge tutti i soggetti del territorio».

Impatto nel real estate

Cortina, nel passato e nel presente, è terra di grandi sfide, eventi sportivi che richiedono investimenti significativi in infrastrutture e servizi. Sono opportunità che mettono in gioco la capacità del territorio di essere competitivo a livello mondiale, in uno scenario in costante evoluzione. Il mondo del real estate ne è coinvolto con prezzi, già saliti e che in prospettiva saliranno ancora . Negli ultimi anni sono aumentate le catene alberghiere e Cortina è diventata la prima destinazione montana. «Abbiamo già assistito ed altri arriveranno allo sviluppo di nuovi progetti luxury rooms e nuovi concetti di ospitalità (co living, lifestyle, glamping) – spiega Giorgio Bianchi, Global Business Development di PKF hospitality group». Come spiega l’esperto gli esempi sono molti: il rebranding Mandarin del Cristallo destinato a coprire una domanda di ultra lusso, il nuovo Falkeinsteiner, l’apertura del De Len del gruppo Arsenale con gestione SD Hotels che gestirà anche l’hotel Ancora rilevato da Renzo Rosso per 20 milioni di euro. E ancora il Rosa Petra che gestito da Relegance dopo il passaggio di mano (a dicembre è stato rilevato da Manuel Faleschini, titolare dell’azienda veneta Waycap) potrebbe essere destinatario di un restyling. E ancora il rebranding dell’Hotel San Marco Design hotel e il Concordia Parc Hotel new Autograph, entrambi del Gruppo Marriott, senza trascurare il Grand Hotel Savoia Cortina d’Ampezzo, (A Radisson Collection Hotel). E ancora se il Gran Hotel Miramonti riaprirà proprio nella prossima stagione invernale , è stato dato il via libera al nuovo progetto di ristrutturazione del Ex stazione che diventerà un nuovo hotel di 40 camere.

La domanda internazionale

«Il mercato italiano legato alle destinazioni di montagna è per il 41% ancora italiano ma assistiamo alla crescita di una clientela più internazionale ed esigente per benessere, food, design, coworking che guarda proprio a Cortina ed altre poche località di montagna (Coumayeur, Madonna di Campiglio) – aggiunge Bianchi -.l’estate 2023 è andata meglio in montagna che al mare e ci sono ottime previsioni per l’inverno 2023». Ma soprattutto ci sono buone le prospettive per il futuro sia per clientela italiana sia straniera visto che il Turismo Montano crescerà sempre di più grazie anche al cambiamento climatico e al contatto con la natura,. L’andamento delle prenotazioni per i soggiorni in montagna per l’anno corrente, dal 1 gennaio al 15 settembre, ha registrato un trend positivo del +12% rispetto allo stesso periodo del 2022. «Cortina è tornata centrale per investitori e operatori internazionali – conclude Bianchi – Questa è l’occasione per riportare Cortina all’altissimo livello internazionale che merita come Kitzbuhel, Megeve, Davos, Zermatt. Nel 2022 la marginalità degli hotel si è attestata, mediamente intorno al 20/25% e Cortina è la top n tutti i segmenti ed in particolare nel mercato upscale con valori oltre 200mila key (200mila a chiave) e nel segmento luxury oltre 400mila key. Non solo il costo medio delle camere se in estate si è assestato intorno ai 392 euro al giorno la tariffa massima ha superato gli 800 euro al giorno con previsioni per l’inverno oltre i mille euro a notte a stanza nel segmento dei 5 stelle»

Fonte: Il Sole 24 Ore