La scuola punta sul digitale: la tecnologia per la formazione vale in Italia 2,8 miliardi di euro (+26%)

La scuola punta sul digitale: la tecnologia per la formazione vale in Italia 2,8 miliardi di euro (+26%)

Che si tratti di scuole, università o aziende, l’esigenza crescente di formazione per tenere il passo di una realtà lavorativa in continuo cambiamento punta sempre più sulle tecnologie digitali, in grado di fornire soluzioni flessibili e adeguate alla trasformazione in atto. Le aziende italiane dedicano il 40% del loro budget di formazione a forme di digital learning, per una media di 480mila euro per organizzazione. Nelle università il 5,6% del budget di ateneo è oggi destinato alla trasformazione digitale.

I dati dell’Osservatorio EdTech del Politecnico di Milano, giunto alla seconda edizione fotografano un settore in grande espansione con un giro d’affari che si attesta a circa 2,8 miliardi di euro nel 2022, con una crescita del 26%, che supera quella del mercato mondiale. Il fatturato globale delle aziende che offrono soluzioni hardware e software a supporto della formazione è previsto in crescita del 15% a 142 miliardi di dollari quest’anno, con un tasso di espansione medio annuo pari al 13,6% fino al 2030.

L’Italia si distingue anche per quanto riguarda il finanziamento dell’innovazione. Se a livello mondiale gli investimenti del venture capital si sono sostanzialmente dimezzati lo scorso anno rispetto al boom del biennio 2020-21 (da 20,8 a 10,6 miliardi di dollari), l’Italia va in controtendenza e, anzi, si distingue come uno dei pochi Paesi in cui gli investimenti di Vc nel settore EdTech sono aumentati. I fondi per le startup sono più che raddoppiati con un balzo del 137,5%, anche se – va detto – questa performance sia riconducibile a un livello inferiore di partenza.

Tra i trend emergenti nel campo dell’innovazione la “gamification” dell’esperienza educativa risulta di gran lunga predominante, non solo nell’ambito didattico in scuole e università, ma coinvolgendo anche i processi formativi nelle aziende. D’altra parte tra i vantaggi citati dall’adozione di soluzioni digitali per la didattica in testa figurano il coinvolgimento degli studenti, l’inclusione dei ragazzi più introversi e con bisogni specifici e l’aumento dell’efficacia del processo di apprendimento.

La didattica deve infatti adattarsi sempre più a un modello di apprendimento e conoscenza delle generazioni più giovani diventato meno lineare e più veloce, fatto di passaggi frequenti tra device diversi e di connessioni tra materie e temi diversificati.

Fonte: Il Sole 24 Ore