«La Sicilia ha la sua banca», ok a fusione tra popolari di Ragusa e Sant’Angelo

Via libera dei soci all’unione tra Banca Agricola Popolare di Ragusa (Bapr) e Banca Popolare Sant’Angelo (Bpsa), che dà vita al primo polo bancario siciliano con il nuovo nome di Banca Agricola Popolare di Sicilia (Baps). A segnare quello che Arturo Schininà, presidente del Consiglio di amministrazione di Popolare Ragusa, ha definito «un momento storico per la nostra banca e per il territorio siciliano» è stata l’assemblea di Bapr, che si è riunita sabato 21 con la più alta partecipazione di sempre, approvando in prima convocazione la fusione per incorporazione di Bpsa.

L’operazione, annunciata in aprile, ha già ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie. Domenica 15 era arrivato l’ok dei soci di Popolare Sant’Angelo, banca con sede a Licata (Agrigento) e una ventina di filiali tra la Sicilia e Roma, che vanta – come la Popolare di Ragusa – oltre un secolo di storia.

La nuova realtà che nasce dalla fusione conterà 106 sportelli diffusi in modo capillare nell’isola e oltre 900 dipendenti. Sarà la terza banca per presenza in Sicilia (dopo Unicredit ed Intesa SanPaolo) e la maggiore banca popolare nel Sud Italia.

«La Sicilia ha finalmente la sua banca», ha commentato Saverio Continella, amministratore delegato di Bapr, dopo l’assemblea. «Oggi celebriamo un risultato straordinario, frutto di un lavoro intenso e condiviso. La nascita di Baps (Banca Agricola Popolare di Sicilia) apre una nuova fase di sviluppo e di crescita per il nostro istituto» e «rafforzerà la capacità di servire le esigenze delle piccole e medie imprese, delle famiglie e delle comunità locali».

«Insieme stiamo scrivendo una nuova pagina di storia per il sistema bancario siciliano», ha aggiunto Schininà, che interpreta il via libera dell’assemblea dell’istituto ragusano come «un segnale forte della fiducia che i nostri soci ripongono nella visione strategica che stiamo costruendo insieme».

Fonte: Il Sole 24 Ore