la visita di Starmer e Crosetto”

la visita di Starmer e Crosetto”

Le sirene d’allarme e le esplosioni della contraerea, entrata in azione per proteggere il centro di Kiev, hanno fatto da sfondo alla visita del premier britannico, sir Keir Starmer, e a quella del ministro italiano della Difesa, Guido Crosetto. Obiettivo, dopo un’altra notte di raid russi contro le infrastrutture dell’energia, un drone avvistato sopra il Palazzo Marinskij, residenza presidenziale non lontana dal Maidan, e in cui era in corso la conferenza stampa di Volodymyr Zelensky e Starmer.

«Questo ci serve a ricordare gli attacchi quotidiani e la determinazione della popolazione ucraina che li subisce», ha osservato Starmer, alla sua prima visita ufficiale a Kiev in veste di primo ministro. «Gli manderemo anche noi il nostro saluto», ha aggiunto ironicamente Zelensky in riferimento al possibile “messaggio” inviato da Mosca. In quel momento, anche il ministro Crosetto si trovava a poche centinaia di metri. Sia lui che Starmer hanno visitato il “Muro della Memoria” al monastero di San Michele, nel centro di Kiev: luogo di pellegrinaggio che raccoglie le fotografie dei caduti per l’Ucraina.

A ormai meno di una settimana dall’ingresso in scena di Donald Trump, con tutte le incertezze che questo comporta, il messaggio comune di Starmer e Crosetto a Zelensky – preceduti tre giorni fa dal ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius – è una conferma della vicinanza dell’Europa. Nel 2025, ha detto il primo ministro britannico, il Regno Unito sosterrà l’Ucraina come mai prima. Un legame suggellato dall’impegno di Londra a garantire la sicurezza dell’alleato per un secolo, «perché non sia mai più vulnerabile alla brutalità inflitta dalla Russia». E’ stato infatti battezzato “Partnership dei 100 anni” il trattato firmato da Starmer e Zelensky, e che prevede collaborazione sul fronte della difesa (in particolare marittima) e della tecnologia dei droni, dell’export di grano e dell’energia.

Tra i contributi britannici, la fornitura di un nuovo sistema mobile di difesa aerea, progettato per l’Ucraina nel Regno Unito e finanziato dalla Danimarca. Londra – che in questi tre anni ha destinato all’Ucraina aiuti militari e civili per 16 miliardi di dollari – proseguirà inoltre l’addestramento di truppe ucraine, ormai più di 50mila.

«Il piano di Vladimir Putin di strappare l’Ucraina ai suoi partner più stretti si è rivelato un monumentale fallimento strategico – ha detto Starmer -. Al contrario, siamo più vicini che mai, e questa partnership alza il livello di quest’amicizia. Questo è un investimento nei nostri due Paesi per il prossimo secolo».

Fonte: Il Sole 24 Ore