Lady Gaga torna al Lido con Jocker

«Joker: Folie à Deux», sequel di «Jocker» di Todd Phillips

  • Arthur Fleck o la maschera Joker
  • L’arrivo di Lee-Lady Gaga
  • L’amore dalla doppia faccia
  • Il ritorno di Gaga dopo sei anni

«Joker: Folie à Deux», sequel di «Jocker» di Todd Phillips

Questa volta difficile che vinca il Leone d’oro, ma Joker: Folie à Deux, sequel del Jocker, con cui Todd Phillips conquistò il palmeres al Lido nel 2019, potrebbe benissimo stare in piedi da solo. Non si ha nessuna sensazione che sia la seconda puntata di una storia. In parte musical, in parte psychothriller, in parte love story non risponde a nessun criterio di verosimiglianza e lo fa coerentemente, seguendo le allucinazioni del protagonista, che è sempre lui, l’incontenibilmente bravo Joaquin Phoenix.

Arthur Fleck o la maschera Joker

Sempre bifronte, labile, sotterraneo ed esplosivo assieme, Phoenix non dà mai certezze sulla sua identità: se sia il facinoroso calcolatore e pluriomicida Arthur Fleck o la sua maschera, Joker, con il volto bistrato di biacca, e vergato di rosso e blu come un clown. Phoenix/Arthur è internato ad Arkham, in attesa di processo per i suoi cinque omicidi. O forse sei.

L’arrivo di Lee-Lady Gaga

Mentre cammina in un corridoio del carcere è attratto dallo sguardo di un ragazza, Lee, interpretata da Lady Gaga, la cui vista fa sorgere dentro Arthur una musica interiore. Qui iniziano i duetti, incantevoli, cantati a bassa voce, senza far sfoggio della vocalità suprema di Gaga che si accoppia con quella notevolissima di Phoenix. Per poi esplodere in rifacimenti di grandi canzoni di sempre, come That’s Entertainment! dal grande successo di Spettacolo di varietà di Vincent Minnelli del 1953.

L’amore dalla doppia faccia

L’amore che nasce tra i due pare prima di tutto consolatorio per l’anima malata di Arthur, emarginato, vittima di abusi e abbandoni. Ma forse innesca anche il suo lato più megalomane ed esibizionista, violento e socialmente pericoloso.

Il ritorno di Gaga dopo sei anni

Lady Gaga torna al Lido sei anni dopo A Star is Born, in cui era stata diretta da Bradley Cooper. Nella doppia anima di Harley Quinn/Lee si mostra senza trucco a disposizione solo del suo talento recitativo e canoro. Che è sufficiente a reggere il grande schermo. Lo sanno i fan che sono assiepati accanto al red carpet da ieri sera…

Fonte: Il Sole 24 Ore