
L’aeroporto di Padova testa i droni a idrogeno per le merci sanitarie
Si chiama Sandbox, inteso come “ambiente di prova”: il progetto nasce all’interno dell’aeroporto di Padova che accoglierà la fase sperimentale dell’utilizzo di droni a idrogeno per il trasporto di merci sanitarie.
Un programma del tutto autosufficiente e sostenibile, perché comprende la produzione di idrogeno verde attraverso l’utilizzo di energia prodotta da pannelli solari dedicati, lo stoccaggio in loco del combustibile e l’erogazione ai droni. Il piano è stato presentato a Venezia, nell’ambito dell’incontro che oggi, 10 marzo, ha visto Regione Veneto, Enac e Save discutere di Mobilità Aerea Avanzata.
La scelta dello scalo padovano è direttamente collegata alla specificità della città come sede internazionale di centri di cure mediche, le cui esigenze di rapidi ed efficienti trasferimenti di materiale sanitario, di medicinali e sostanze biologiche urgenti potranno così contare sulla mobilità aerea avanzata.
La sperimentazione
«In attuazione di quanto previsto dal Piano regionale dei trasporti, il Veneto vuole essere un laboratorio di nuove tecnologie e paradigmi di mobilità – spiega Elisa De Berti, vicepresidente della Regione del Veneto e assessora alle Infrastrutture e Trasporti – Per questo, fin dal 2023 la Regione ha avviato con Enac un progetto che ha portato a estendere le attività al principale gestore aeroportuale del Veneto, Save, per lavorare insieme sullo sviluppo del sistema di mobilità aerea avanzata. Tale sinergia ha portato un gruppo di imprenditori veneti a investire, anche tramite Save, nel progetto sperimentale “Sandbox” che utilizza droni a idrogeno per il trasferimento di merci sanitarie, un fiore all’occhiello a livello nazionale anche per la campagna imprenditoriale che l’azienda ha saputo mettere assieme. L’auspicio è che le attività che stiamo testando diventino, nel prossimo futuro, un importante elemento di potenziamento della mobilità in Veneto, sia nell’ambito della logistica sia in quello del trasporto di persone, con una visione della mobilità sempre più integrata e sostenibile».
Questa tipologia di velivoli, oltre ai vantaggi ambientali, impiega solo due minuti per il rifornimento, è in grado di percorrere fino a 100 km, trasportando complessivamente 5 kg di materiali e consumando per il volo a pieno carico solo 340 grammi di idrogeno verde a una velocità massima di 55km/h.
Fonte: Il Sole 24 Ore