L’americana Spirit Airlines in bancarotta trova l’accordo con obbligazionisti

L’americana Spirit Airlines in bancarotta trova l’accordo con obbligazionisti

Spirit Airlines a un passo dalla bancarotta. La compagnia ultra low cost americana ha presentato istanza di fallimento chiedendo accesso al Chapter 11 nel tentativo di trovare una soluzione alle difficoltà in cui è incorsa dalla crisi Covid e che sperava di risolvere fondendosi con un’ altra compagnia aerea, JetBlue. Era dal 2013 che non falliva una compagnia aerea americana, l’ultima era stata American Airlines che per uscire dalla bancarotta si gettò tra le braccia della Us Airlines.

Dalla crisi Covid, la compagnia low cost basata in Florida, non si è più ripresa, a differenza di altri vettori, ed è arrivata a perdere 2,5 miliardi di dollari dal 2020 e ha bond in scadenza per un miliardo di dollari tra il 2025 e 2026. Nonostante le difficoltà, la compagnia aerea ha detto che garantirà l’operativo e ha già comunicato ai clienti che possono continuare a prenotare i voli.

L’accesso al Chapter 11 è stato possibile grazie all’accordo raggiunto con gli obbligazionisti. I quali si sono impegnati a investire in azioni della società per 350 milioni di dollari e di convertire 750 milioni di bond in azioni nella società ristrutturata. A questo si aggiunge un prestito di 300 milioni di dollari che, insieme alla liquidità nelle casse di Spirit, aiuterà la compagnia aerea ad affrontare la fase del rilancio.

Le azioni della compagnia aerea erano crollate del 25% dopo la notizia appresa sul Wall Street Journal secondo cui la compagnia stava discutendo con i suoi obbligazionisti i termini di un eventuale Chapter 11. Una situazione drammatica al punto che la società non ha presentato i risultati finanziari trimestrali. Nei primi sei mesi, i passeggeri trasportati sono cresciuti del 2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ma pagando i biglietti in media del 20% in meno, una delle cause della crollo del vettore, ma non l’unica.

A differenza di molti vettori, Spirit non è riuscita tornare alla redditività quando i viaggi sono ripresi dopo la pandemia mentre i costi soprattutto quelli del personale, aumentavano. A questo si è aggiunta la concorrenza agguerrita delle altre compagnie aeree che hanno offerto biglietti a prezzi ridotti.

Fonte: Il Sole 24 Ore