Landini: c’è un tentativo serio di una svolta autoritaria. Bloccare i licenziamenti come con il Covid 

Landini: c’è un tentativo serio di una svolta autoritaria. Bloccare i licenziamenti come con il Covid 

«Mi sembra chiaro che c’è stato un tentativo esplicito di mettere in discussione questo diritto. Tra l’altro è in discussione in Parlamento un decreto, che viene chiamato decreto sicurezza, e noi chiediamo che sia ritirato, che vuole far diventare un reato lo sciopero, i blocchi stradali, l’occupazione delle fabbriche quando chiudono. È chiaro che siamo di fronte al tentativo serio di una svolta autoritaria che mette in discussione la libertà di esistere e la libertà delle persone». Così il segretario Cgil Maurizio Landini, a margine del corteo per lo sciopero generale a Bologna, ha risposto a una domanda sul diritto di scioperare.

«Vogliamo rivoltare il Paese come un guanto»

«Noi vogliamo rivoltare come un guanto questo Paese – ha continuato il leader della Cgil – e per farlo c’è bisogno della partecipazione di tutte le persone. La rivolta sociale, per noi, significa proprio dire che ognuno di noi non deve voltarsi da un’altra parte di fronte alle ingiustizie, anzi, deve passare l’idea che il problema mio è il problema di tutti e che solo mettendoci insieme possiamo cambiare questa situazione. È una giornata di mobilitazione come da tempo non si vedeva. Oggi inizia un percorso di mobilitazione per rivoltare come un guanto questo Paese».

«Bloccare i licenziamenti come con il Covid»

«Siamo pronti a mobilitarci per impedire che ci siano licenziamenti e chiusure di fabbriche. Chiediamo che si ripristini il blocco dei licenziamenti come è stato per il periodo del Covid», ha continuato Landini. «Continuiamo ad andare avanti, a partire dal rinnovo dei contratti anche nel pubblico impiego. Chiediamo che il Parlamento, che deve ancora discutere e votare la manovra, produca dei cambiamenti radicali», ha aggiunto. «Per quello che ci riguarda proseguiremo anche nelle prossime settimane chiedendo anche il ritiro del decreto sicurezza e cambiando quelle politiche stagliate del governo. Da un certo punto di vista la lotta per il rinnovo dei contratti non è una battaglia di una parte, riguarda i lavoratori privati come quelli pubblici».

Sciopero a Bologna, in migliaia al corteo di Cgil e Uil

Sono diverse migliaia le persone, con bandiere, fischietti, striscioni, che stanno sfilando da Porta Lame verso il centro di Bologna, direzione piazza Maggiore, nella manifestazione di Cgil e Uil per lo sciopero generale. Al corteo partecipano il segretario della Cgil Maurizio Landini e il neoeletto presidente dell’Emilia-Romagna Michele de Pascale. Tanti manifestanti indossano i gilet rossi con scritto “è il momento della rivolta sociale”.

Bombardieri, a insulti Salvini risponde piazza democratica

«Mi pare che Salvini si sia sprecato in insulti, ci ha detto che siamo degli estremisti, ci ha detto che siamo ridicoli, e quegli insulti sono forse rivolti a queste persone che riempiono 40 piazze in questo splendido Paese, che chiedono soltanto di essere ascoltati, di modificare le scelte che sono state fatte finora». Lo ha detto il segretario nazionale della Uil, Pierpaolo Bombardieri a Napoli. «Intanto mi pare – ha aggiunto Bombardieri – che non tutto il governo abbia fatto le stesse valutazioni. Questa è una protesta pacifica, democratica, è strano che un vicepresidente del Consiglio attacchi in questo modo un diritto riconosciuto dalla Costituzione. Noi rispondiamo con queste piazze, rispondiamo con la democrazia, con manifestazioni pacifiche, democratiche, che chiedono cambiamenti».

Fonte: Il Sole 24 Ore