L’attacco di Trump all’Europa: «Venite a produrre negli Usa o dovrete pagare dazi»

L’attacco di Trump all’Europa: «Venite a produrre negli Usa o dovrete pagare dazi»

Avviso all’Opec

Trump ha ribadito che gli Usa «hanno la più grande quantità di petrolio e gas di qualsiasi altro Paese sulla Terra, e la useremo. Questo non solo ridurrà il costo di quasi tutti i beni e servizi, ma renderà gli Stati Uniti una superpotenza manifatturiera». E ha esortato l’Opec e Riad ad abbassare il prezzo del petrolio: «Sono deluso che non l’abbiano fatto prima. Se il prezzo scende, la guerra in Ucraina finirebbe immediatamente. Sono molto responsabili di ciò che sta accadendo».

L’attacco all’Europa

Trump si è poi concesso alle domande del panel composto da personalità come il Ceo di Bank of America, Brian Moynihan, quello di Blackstone Group, Stephen Schwarzman, di TotalEnergies, Patrick Pouyanne, il Ceo del World Economic Forum, Børge Brende e il suo fondatore, Klaus Schwab. Immancabile, l’attacco all’Europa, secondo un ritornello sentito più e più volte già durante il primo mandato.

«Dal nostro punto di vista, la Ue ci tratta molto male, farò qualcosa in merito al nostro deficit commerciale», ha detto, prendendo di mira le barriere non tariffarie, che «limitano l’export di prodotti americani». Da sempre Washington contesta i regolamenti sull’alimentare, sui pesticidi, sulla tutela della salute, sulla chimica, solo per fare qualche esempio.

E poi l’auto: «L’Europa produce milioni di auto e le esporta da noi, ma rende difficile comprare le nostre».

E ancora la difesa dei colossi della tecnologia, le aziende più ricche globalizzate al mondo, Apple, Meta, Google, accorse alla corte di Trump, il campione dei sovranisti anti-globalizzazione. L’Europa vuole multarle per miliardi di dollari, «ma questo non è giusto», ha sentenziato.

Fonte: Il Sole 24 Ore