L’aura inconfondibile del Déco in una mostra d’eccezione

L’aura inconfondibile del Déco in una mostra d’eccezione

L’aura inconfondibile del Déco in una mostra d’eccezione

Il ricco repertorio di Palazzo Reale presenta circa 250 opere: dai vetri (semplicemente stupendi i vasi di Vittorio Zecchin) alle porcellane e alle maioliche (un unicum di bellezza e maestria il celebrato – dechirichiano e piranesiano al contempo – orcio di Gio Ponti, La casa degli efebi, del 1924, della Società Ceramica Richard Ginori, che è presente in mostra con numerosi manufatti capolavoro provenienti per lo più dal Museo Ginori di Sesto Fiorentino oltre che da collezioni private, fra cui il vaso a coppa con coperchio Fabrizia del 1924 o la cista Conversazione classica, del 1924, sempre a firma Gio Ponti) e ai centro-tavola, (meraviglioso quello di Gio Ponti e Tomaso Buzzi, con Italo Griselli modellatore e le dorature di Elena Diana, che sempre la Richard Ginori produsse per arredare le Ambasciate d’Italia) dai dipinti (fra cui il conturbante Ritratto di Wally Toscanini, di Alberto Martini del 1925 e quello très chic di Luciana Valmarin, a firma Cesare Sofianopulo, 1927, per non dire della strepitosa Diana Cacciatrice di Anne Carlu, dal Musée des Années Trente, Boulogne-Billancourt), oltre alle inconfondibili sculture (fra cui Fauno che insegue una ninfa, di Pierre Le Faguays del 1925 e la Diana Saettante di Marcel Bourin,1925, provenienti dalla Fondazione Il Vittoriale degli Italiani di Gardone Riviera e Isadora Duncan in peplo tra due orsi di Maurice Guiraud-Rivière, 1920-1925, dalla collezione di Franco Maria Ricci, Fontanellato). Rammentiamo ancora in questo lungo elenco delle bellezze esposte le vetrate (di Pierre Petit, I Cerbiatti, 1925), i paraventi, gli oggetti d’arredo, i tessuti e perfino gli elegantissimi abiti, cappelli e accessori per signora; e ancora i preziosismi d’alta oreficeria e i mosaici che rimandano agli ambienti lussuosi di hotel, stazioni e mezzi di trasporto di lusso, come i magnifici transatlantici che solcavano i mari dell’epoca.

Si tratta di un appuntamento davvero imperdibile quello con questa prestigiosa mostra curata da Valerio Terraroli , l“Art Déco. Il trionfo della modernità”, al Palazzo Reale di Milano fino 29 giugno 2025.

Il bel catalogo, corredo quanto mai necessario e ricco di questa mostra, è edito da 24ORE Cultura.

L’esposizione, promossa dal Comune di Milano-Cultura e prodotta da Palazzo Reale e 24 ORE Cultura-Gruppo 24 ORE, ha come partner la Fondazione Museo Archivio Richard Ginori della manifattura di Doccia.

Art Déco.Il trionfo della modernità, al Palazzo Reale, Milano fino al 29 giugno 2025

Fonte: Il Sole 24 Ore