Lavazza accorcia il venerdì anche in fabbrica. Premio fino a 15mila euro nel triennio

Lavazza accorcia il venerdì anche in fabbrica. Premio fino a 15mila euro nel triennio

Dopo la sperimentazione nell’headquarter di Torino, il gruppo Lavazza estenderà il venerdì breve anche in fabbrica. A stabilirlo è l’accordo raggiunto con i sindacati (Fai, Flai e Uila) sul nuovo contratto integrativo per il periodo 2024-2026 che riguarderà i quasi 400 lavoratori dello stabilimento di Gattinara, in provincia di Vercelli.

La necessità di coniugare le esigenze di business con il benessere dei lavoratori ha fatto finire al centro della trattativa l’orario di lavoro, su cui è stata pensata una diversa e innovativa articolazione che consentirà di accorciare il venerdì attraverso una rimodulazione dell’orario e permessi aggiuntivi. Erik Beligni, direttore relazioni industriali del Gruppo Lavazza, spiega che «il benessere dei dipendenti è da sempre al centro del nostro approccio così come il raggiungimento dei risultati di business; lavoriamo da anni per favorire uno sviluppo dello stabilimento che consenta di coniugare la ricerca dell’eccellenza produttiva, qualitativa e di servizio con la promozione di un ambiente stimolante, incentivante e flessibile che sia in grado di assicurare il soddisfacimento delle necessità di business ma anche del benessere e dei bisogni delle nostre persone, introducendo in questo caso anche interessanti opportunità in termini di bilanciamento vita-lavoro. Il venerdì breve, seppure con meccanismi diversi, è stato già introdotto con grande apprezzamento presso il Centro Direzionale del Gruppo dal 2023».

La rimodulazione dell’orario

Il meccanismo concordato per il sito di Gattinara, prevede che a fronte di maggiori prestazioni che possono rendersi necessarie il sabato, in determinati periodi dell’anno, le maggiori ore lavorare potranno essere recuperate in altri periodi, attraverso la riduzione a 4 ore della giornata del venerdì. Questo grazie anche al riconoscimento, per ogni giornata di maggiore prestazione, di 4 ore aggiuntive di recupero da utilizzare per il venerdì breve. Un esempio aiuta a chiarire: a fronte di 8 ore di lavoro aggiuntivo il sabato, il lavoratore potrà avere 3 mezze giornate di 4 ore ciascuna, quindi 12 ore in totale da recuperare. E quindi potrà usufruire di 3 “venerdì brevi” in un altro periodo dell’anno.

La flessibilità oraria che il gruppo ha iniziato a sperimentare negli uffici, era largamente richiesta anche da chi lavora in produzione e questo ha spinto alla ricerca di una soluzione che potesse andare incontro a tutti i lavoratori che hanno fortemente apprezzato l’accordo raggiunto. La percentuale di approvazione è stata pressoché unanime (97% di sì).

Il premio fino a 15mila euro

Oltre alla rimodulazione dell’orario di lavoro, l’accordo prevede anche un nuovo modello di premio per obiettivi e altri innovativi elementi di welfare come i permessi per i caregiver, l’estensione del congedo di paternità e il volontariato aziendale. Il Premio per obiettivi (PPO) secondo l’accordo sarà erogato annualmente a tutte le persone dello stabilimento e, nel suo impianto, è stato stabilito che oltre a premiare le performance produttive verranno valorizzati anche i risultati del Gruppo. In caso di risultati di eccellenza verrà riconosciuto un importo fino a 15mila euro nel triennio del nuovo contratto integrativo.

Fonte: Il Sole 24 Ore