Lavoratori nei Cda, primo ok alla Camera. Ma non nelle banche e nelle partecipate
Via libera delle commissioni Lavoro e Finanze della Camera alla proposta di legge sulla partecipazione dei lavoratori al capitale, alla gestione e ai risultati dell’impresa. Le commissioni hanno approvato, con voto contrario delle opposizioni, il mandato ai relatori, Lorenzo Malagola (FdI) e Laura Cavandoli (Lega) a riferire in Aula, dove il testo è atteso lunedì 27 gennaio.
Stop della partecipazione dei lavoratori in banche e istituti di credito. E per quest’anno i dividendi corrisposti ai lavoratori e derivanti dalle azioni attribuite in sostituzione di premi di risultato fino a 1.500 euro annui sono esenti dalle imposte sui redditi per il 50% del loro ammontare. Sono alcune delle novità approvate.
Le altre modifiche
Niente più obbligo per le società a partecipazione pubblica di integrare i consigli con almeno un rappresentante dei lavoratori. Mentre la scorsa settimana era stato approvato un emendamento presentato da Tiziana Nisini (Lega) che ha modificato l’articolo 3: nelle imprese dove lo statuto prevede che l’amministrazione e il controllo siano esercitati da un consiglio di gestione e un consiglio di sorveglianza, in base al sistema dualistico, si stabilisce che gli statuti possano prevedere, qualora disciplinata dai contratti collettivi, la partecipazione di uno o più rappresentanti dei lavoratori dipendenti nel consiglio di sorveglianza. La versione originale dell’articolo 3 faceva riferimento ai soli contratti collettivi con una formulazione che faceva pensare ad una sorta di automatismo per la rappresentanza dei dipendenti nel consiglio di sorveglianza, che è venuto meno.
Reazioni politiche
Soddisfatto il presidente della commissione Lavoro, Walter Rizzetto, che parla di «risultato importantissimo»; e anche il presidente del Cnel, Renato Brunetta, sottolinea: «Tutta la cassetta degli attrezzi costruita intorno all’800 e al 900 deve essere rivista. Ed ecco allora che la parola chiave è partecipazione».
E se per le opposizioni le modifiche parlamentari stravolgono la proposta originaria della Cisl, la maggioranza, Fi in testa, fa quadrato: si apre «ad una partecipazione volontaria per il bene dell’impresa», ha detto il ministro e leader azzurro, Antonio Tajani.
Fonte: Il Sole 24 Ore