Lavoro extra-Ue, oggi il click day per gli stagionali in agricoltura e turismo

Lavoro extra-Ue, oggi il click day per gli stagionali in agricoltura e turismo

Dalle 9 di mercoledì 12 febbraio si è aperto l’ultimo dei click day di questo inizio d’anno, riservato a chi aveva già precompilato la domanda sul portale Ali del ministero dell’Interno per lavoratori stagionali da impiegare in agricoltura o nel settore turistico-alberghiero: le istanze precaricate a novembre sono state 61.432. Un’altra finestra per la precompilazione si aprirà a luglio, in vista del prossimo click day del 1° ottobre per i lavoratori da assumere per la stagione invernale.

Per il 2025 autorizzati 110mila ingressi

Il click day di oggi riguarda il 70% delle quote previste, ossia 77mila posti; i restanti 33mila saranno assegnati alla tornata di ottobre. In tutto, per quest’anno, gli ingressi di lavoratori stagionali autorizzati sono 110mila, di cui 47mila destinati all’agricoltura e 37mila al turismo riservati a coloro che provengono dai Paesi con cui l’Italia ha già in essere accordi di cooperazione in materia migratoria, per i quali la domanda è inoltrata dalle associazioni datoriali; 3.500 cittadini di Stati che promuovono campagne sui rischi derivanti dai traffici irregolari di esseri umani; 2mila cittadini di Paesi con accordi vigenti in materia migratoria per ingressi pluriennali; 14mila cittadini di Paesi in cui entreranno in vigore accordi nel 2025; 50 apolidi e rifugiati.

Da domani spazio alle domande non precompilate

Per chi non ha precompilato la domanda i “cancelli” telematici si aprono da domani, 13 febbraio, come previsto dalle linee guida tecniche aggiornate il 5 febbraio dal ministero dell’Interno. «Terminate le giornate dei click day – si legge nel vademecum – la presentazione di nuove istanze del decreto Flussi 2025 sarà consentita (fino al 31.12.2025) accedendo esclusivamente dalla sezione “Compila Domande” raggiungibile dalla voce “Sportello Unico Immigrazione”». Sarà dunque nei prossimi giorni che si comprenderà l’esatta portata della richiesta da parte dei datori di lavoro, in particolare per gli ingressi dedicati all’assistenza a disabili e anziani ultraottantenni: per loro l’ultimo Dl ha previsto 10mila posti aggiuntivi fuori quota, ma le istanze precaricate sono state solo 734.

L’allarme di Coldiretti: nei campi mancano 100mila lavoratori

Ieri Coldiretti ha suonato la sveglia: nei campi italiani, dove è straniero già oltre un terzo del milione di lavoratori impiegati nelle 185mila aziende agricole che assumono manodopera, «mancano 100mila lavoratori per assicurare le attività di raccolta ed è ora essenziale completare il percorso avviato negli ultimi mesi per far incontrare realmente domanda e offerta, abbattendo la burocrazia, togliendo spazio al caporalato e rispondendo alle effettive esigenze delle imprese agricole e di sicurezza degli addetti».

«Rivedere il click day, spesso gli stagionali entrano a raccolta finita»

Per l’associazione guidata da Ettore Prandini, occorre superare le carenze nella legislazione, a partire proprio dal click day. «Il problema principale è che l’attuale sistema non prende in considerazione il carattere stagionale dell’attività agricola», denuncia Coldiretti: «Accade spesso che, a causa di problemi burocratici e nei visti, un lavoratore arrivi a stagione di raccolta finita, quando ormai non serve più». Ed è «assurdo imporre alle aziende di prendere a febbraio un lavoratore che magari servirà in autunno inoltrato», senza dimenticare il fatto che «gli effetti dei cambiamenti climatici stanno rendendo sempre più complicata la programmazione a lungo termine delle attività nelle campagne».

Fonte: Il Sole 24 Ore