Lavoro extra Ue, verso lo stop alle domande per le aziende che non assumono

Black list per le imprese che, senza un giustificato motivo, non assumono i lavoratori extraeuropei che hanno richiesto, limite massimo di domande in base al fatturato dell’azienda e durata più lunga del precaricamento delle richieste sul portale del ministero dell’Interno per accrescere i controlli anche attraverso l’incrocio delle banche dai.

Sono le novità annunciate questa mattina dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano a sindacati e associazioni dei datori di lavoro per contrastare truffe e infiltrazioni criminali nell’attuale sistema di ingresso dei lavoratori extraeuropei nel nostro Paese. Sul fronte della semplificazione delle procedure, il superamento del meccanismo dei click day fortemente richiesto dalle associazioni dei datori, viene rinviato: le domande per gli ingressi del 2025 dovranno quindi continuare a essere presentate nei click day che potrebbero però essere ripetuti durante l’anno e divisi per settore.

Le regole attuali e le possibili modifiche

Attualmente per gli ingressi del 2025 sono previsti tre click day già fissati per il 5, 7 e 12 febbraio, rispettivamente per le domande di lavoratori non stagionali, collaboratori domestici e lavoratori stagionali.

«Quel che è sicuro – ha detto Mantovano – è che ci troviamo di fronte a un meccanismo di frode e di aggiramento delle dinamiche di ingresso regolare, con la pesante interferenza del crimine organizzato: è da ritenere che i decreti flussi siano stati utilizzati come meccanismo per consentire l’accesso in Italia, per una via formalmente legale, a persone che non ne avrebbero avuto diritto, verosimilmente dietro pagamento di somme di denaro. C’è una conferma nelle indagini in corso».

Già a giugno la presidente del Consiglio Giorgia Meloni aveva presentato un esposto alla Procura Antimafia ed era stato costituito presso la presidenza del Consiglio dei ministri un tavolo di lavoro, guidato da Mantovano, per la messa a punto delle modifiche alla normativa di ingresso dei lavoratori extraeuropei.

Fonte: Il Sole 24 Ore