«Lavoro, intelligenza artificiale ed energia le nostre priorità»
Gli stessi che portiamo avanti attraverso la nostra attività durante l’anno nelle tre macroaree di intervento – ovvero profit, non profit e opere educative – che a Rimini tradizionalmente trovano maggiore visibilità e possibilità di approfondimento e confronto con i relatori. Ci aspettiamo quindi di poter dare risalto a temi che intendiamo affrontare nei prossimi mesi, ma anche dare conto e maturazione al lavoro fatto.
Ad esempio lanceremo un documento sul tema del lavoro, in particolare dell’equilibrio tra lavoro trovato e vita privata, che riporta al centro del dibattito non solo la questione della domanda di occupazione, ma anche la capacità di risposta da parte di chi il lavoro lo propone. Al Meeting tutto questo troverà un’occasione di approfondimento, attraverso la verifica e il dialogo tra manager, imprenditori teologi ed esperti del settore. Ma non ci limitiamo a parlare di questi temi in maniera astratta: a Rimini invitiamo anche le nostre opere e quindi i protagonisti di imprese e iniziative che concretamente, ogni giorno, affrontano queste sfide. Avremo perciò la testimonianza di chi opera, ad esempio, nella riqualificazione e reinserimento dei lavoratori nel mercato nel caso di fallimenti societari, o della formazione dei migranti e della loro integrazione anche attraverso il lavoro. L’attenzione al capitale umano è del resto uno dei nostri principali obiettivi, che perseguiamo portando suggerimenti e proposte di lavoro ai decisori politici.
Presenterete anche i risultati dei lavori già in corso?
Sì, ad esempio quello sull’intelligenza artificiale. Quest’anno abbiamo istituito una Learning Community, con 50 imprese medio-grandi, su questo tema, per indagare l’impatto sulle imprese e sul mercato del lavoro. Sono previsti quattro incontri, due già avvenuti, al termine dei quali verrà istituito un Osservatorio permanente, con una ricerca che sarà inviata alle imprese. Per quanto riguarda l’area profit, inoltre, voglio ricordare il nostro contributo sul tema della ricostruzione, che a Rimini affronteremo partendo da una mostra realizzata da architetti ucraini, chiamati a immaginare appunto la ricostruzione del proprio Paese. Vogliamo dare prova del ruolo che edilizia e urbanistica giocano nel benessere delle persone, facendo capire che il business, se fatto come opera di bene, porta con sé non solo un guadagno per le imprese, ma anche bellezza e utilità per le persone e i territori. Questo riguarda tutte le filiere produttive, dall’edilizia al turismo, passando per le comunità energetiche, e infatti al Meeting porteremo alcuni casi concreti di come la coesione tra diversi soggetti all’interno di un territorio possa portare benefici a intere comunità. Un tema che sarà affrontato anche durante la presentazione della ricerca “Coesione è competizione” realizzata da Fondazione Symbola, di cui siamo collaboratori.
E poi ci sono le aree non profit e opere educative: cosa vedremo a Rimini?
Fonte: Il Sole 24 Ore